giovedì 28 maggio 2015

Abitudini bizzarre

Ognuno di noi ha delle abitudini particolari, chi più, chi meno. Quelle che hanno i bimbi, spesso, sono tra il comico e il dolcissimo. Cioè, non sai se ridere o mangiarteli di baci!

Voglio raccontarvi quelle di Beatrice, che definirei alquanto bizzarre, cominciando dalla prima in assoluto: a 15 giorni di vita ha iniziato a ciucciarmi.. il mento. Si si, proprio il mio mento e ne ho le prove:


abitudini bizzare dei bambini

Ma tantissimo, sembrava di avere attaccata una sanguisuga! E si rilassava talmente tanto da addormentarcisi addirittura. In realtà ciucciava qualunque parte del mio corpo le capitasse a tiro, ma mi lasciava dei lividazzi da paura, così le ho lasciato a disposizione solo il mento, unico posto in cui non rimanevano segni.

Penserete che sono matta e forse avete pure ragione, ma non mi dava nessun fastidio. Notare, tra l'altro, che era allattata al seno a richiesta, eppure aveva evidentemente voglia di succhiare qualcosa da cui non fuoriuscisse il latte. E perché mai piegarsi all'uso del ciuccio? Forse il suo sapore plasticoso non la aggradava, così ha preferito optare per il buonissimo mento della mamma. È andata avanti fino a 13 mesi (!), poi ha smesso autonomamente.

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lunedì 18 maggio 2015

Un premio per me!


Con grande gioia ed emozione vi comunico che ho ricevuto l'ambito Liebster Award! E' un premio che viene conferito da altri blogger che, in questo modo, segnalano un blog meritevole. Io devo ringraziare My Escape Dream per averlo "tra le mie mani". L'ho visto "passare" in rete e sognavo di riceverlo anche io, ma chissà se e quando. E, invece, eccolo qui. Grazie Frankie!
Ho davvero poco tempo a disposizione da dedicare e questo blog, ma sono tanto felice di sapere che qualcuno apprezzi ciò che scrivo.

Le regole per partecipare sono queste: rispondere alle 10 domande poste dal blogger che ti ha nominato e formularne altre 10 per i 5 blog (emergenti) che andrai a scegliere a tua volta.

Ecco le mie risposte:
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martedì 12 maggio 2015

Di che cosa hanno bisogno le mamme?

Recentemente ho stilato una lista dei pochi, pochissimi oggetti che servono realmente ad una una neomamma, al contrario di quello che si tende a pensare.

Ma come non parlare anche del contorno?
Quando mamma e cucciolo rientrano a casa dopo i primi giorni passati in ospedale, cosa serve per vivere al meglio un momento così delicato?
  • del tempo da dedicare al nuovo trio mamma - papà - bimbo, per entrare in sintonia e (ri)conoscersi; 
  • un ambiente sereno, fonte di energia positiva e sana, essenziale per affrontare al meglio quelli che sembrano problemi insormontabili dovuti alla novità;
  • circondarsi di (poche) persone fidate, che non giudichino le scelte che ogni neomamma si trova a fare, ma che, anzi, diano un po' di sostegno morale in questo momento di grande stravolgimento;
  • un aiuto esterno nella gestione della casa, in modo che la mamma possa dedicare le proprie energie al pargolo;
  • riposo: dormire quando dorme lui, anche di giorno. Sembra scontato, ma non lo è. Come il bimbo chiude gli occhi, il primo pensiero va alla cena da preparare, il bucato da stendere, il pavimento da pulire. Invece, la parola d'ordine è fermarsi;
  • creare una rete di conoscenze con altre mamme per confrontarsi e supportarsi a vicenda; il corso pre-parto, per esempio, potrebbe essere di grande aiuto in questo: io ho conosciuto delle splendide persone che mi hanno aiutato a sentirmi meno sola nelle ultime settimane di gravidanza e in quelle successive al parto (e non solo, perché il bisogno di condividere dubbi ed emozioni riguardanti il piccolo di casa non finisce mai!)


Questo post partecipa alla bellissima iniziativa del Bambino Naturale, #mammealnaturale, che vuole approfondire il tema dell'accudimento "secondo natura". Qui il link del progetto: http://www.bambinonaturale.it/2015/05/mammealnaturale-bisogno-mamme/
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lunedì 4 maggio 2015

Io e lei, lei e io

margherite fiorite

Ci sono dei giorni intensi e difficili, dove siamo io e lei - lei e io per la stragrande maggioranza del tempo e che spesso coincidono con impegni inderogabili. E può capitare che magari la piccola non collabori. La macchina, per esempio, è la nostra acerrima nemica - il seggiolino, per essere precisi. Cerco di evitarla, soprattutto se siamo sole. Ma non sempre si può. E poi il cambio del pannolino, il torto più grande che possa farle. Però va fatto, ovviamente, e poi c'è anche il frigo che chiede pietà. E la bolletta che scade oggi. Il pranzo va preparato, in qualche modo. E con "qualche modo" intendo anche con Beatrice aggrappata ad una gamba, per esempio (l'alternativa è caricarmela sulla schiena, nella fascia).

E allora arrivo a fine giornata strisciando sui gomiti, con una capigliatura che la dice lunga. Perché chi mi conosce anche solo un pochino sa che, a nemmeno 2 anni, non la piazzerò davanti alla tv per fiatare. Piuttosto muoio. 
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