sabato 1 ottobre 2016

SAM (settimana mondiale dell'allattamento materno), tra storia e informazione

E' giunto il momento di affrontare un tema tanto dolce quanto delicato.
A partire da oggi si celebra la settimana mondiale dell'allattamento materno, per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'argomento e per generare sostegno.


BREVE STORIA DELL'ALLATTAMENTO


Nel corso della storia, le donne hanno allattato in maniera diversa a seconda della loro classe sociale, dell'ambiente che le circondava e della civiltà a cui appartenevano.
Nell'antichità le donne allattavano seguendo il proprio istinto che diceva loro cosa dover fare, e per secoli le vecchie generazioni insegnavano alle nuove il metodo migliore per allattare.
Si è successivamente passati attraverso una lunga parentesi di balie prima e nutrici dopo (parliamo del medioevo), per poi tornare all'allattamento materno esclusivo, intorno al 1700.
A partire dal ventesimo secolo, durante la guerra, le donne hanno dovuto affrontare un grosso cambiamento: fino a quel momento il loro compito era principalmente seguire la casa ed i figli, ma con gli uomini lontani, erano loro a dover lavorare, recandosi fuori casa. Il tempo che restava era insufficiente per potersi dedicare ai bambini come prima, nonché ad allattarli.

Iniziarono, così, ad apparire in commercio i primi latti artificiali che consentivano di poter conciliare figli e lavoro, diventando man mano la norma, per praticità.
Solo a partire dagli anni 90 c'è stato un graduale ritorno alla consapevolezza dell'importanza dell'allattamento al seno.

Perché è un tema delicato?

Perché questo è un argomento che scatena, da una parte, frustrazione o fastidio alle mamme che, per diversi motivi, hanno deciso di non allattare, o a quelle che avrebbero voluto ma non sono riuscite, quasi come percepissero un giudizio negativo. Dall'altra la necessità di difendere e, a volte, giustificare, la scelta delle mamme che allattano al seno.

Non dovrebbe essere così. Ogni madre DEVE sentirsi libera di scegliere se allattare o meno il proprio figlio, qualunque siano le ragioni. Così come decidere quanto proseguire.

E' importante comunque informarsi, il materiale per farlo ormai è reperibile dovunque.
Esiste persino un Programma d'Azione per l'Europa - paese dove si allatta meno e meno a lungo di quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - volto a proteggere e promuovere l'allattamento al seno e assicurarsi che tutte la madri ricevano "informazioni di alta qualità ed indipendenti da interessi commerciali. Il Programma riconosce che le madri che decidono di non allattare devono essere rispettate ed aiutate ad allattare artificialmente i figli nel miglior modo possibile".

Personalmente ho scelto la via dell'allattamento al seno e lo rifarei altre mille volte. Questo perché, nonostante alcuni limiti, quello che dà in cambio, per me, è impagabile. Infatti dopo tre anni siamo ancora qui, e mai l'avrei detto.

Ma questa è un'altra storia, e ve la racconterò prossimamente.



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