domenica 28 maggio 2017

Ascolto

Il motivo per cui ho deciso di aprire questo blog è stato dettato dalla voglia di raccontare e condividere la mia esperienza di mamma un po' fuori dagli schemi attuali, come dico sempre. Il mio istinto, una volta nata Beatrice, mi ha portato a rivedere completamente le certezze che avevo fino a quel momento. Certezze legate al mondo dell'educazione e della crescita dei bambini: ero inquadrata in schemi rigidi, frutto di questi ultimi decenni in cui la tendenza è stata quella di portare al distacco precoce tra genitori e bambino, e frutto anche dell'inesperienza. La nascita di Beatrice ha spazzato via questi schemi: ho cancellato tutto e sono ripartita da zero.

Se dovessi riassumere in una sola parola quello in cui credo fermamente oggi è ASCOLTO. Ascoltare e rispettare le emozioni di queste creature, i loro bisogni, i pianti attraverso i quali, già da neonati, ci comunicano di provare disagio o di essere in difficoltà nell'unico modo che conoscono. Ascoltarli nelle piccole cose quotidiane, come quando, crescendo, ci raccontano i dettagli della giornata trascorsa a scuola, per coinvolgerci nei momenti che hanno passato distanti da noi. Ascoltare i loro racconti buffi, i loro piccoli-grandi problemi, o anche la loro rabbia, per aiutarli a comprenderla e superarla. Senza l'ascolto tutto questo non è possibile.


Mi ritengo fortunata perché condivido questa linea educativa non solo con il papà della mia bambina, ma anche con la nonna con la quale lei passa molto tempo, mia mamma. E, guardandomi intorno, vedo che non è un aspetto così comune. Io lo ritengo un fattore importante quello di adottare una linea comune con i nonni e, più in generale, con le figure che si occupano principalmente dell'accudimento e dell'educazione del bambino, ma so che non sempre è possibile, e persino giungere a dei compromessi a volte risulta faticoso.

Mia mamma è una nonna paziente e coinvolgente, Beatrice adora passare del tempo con lei. Pur essendo una valida guida, rispetta noi genitori senza mai prevaricarci nel nostro ruolo di educatori. È sveglia e attenta, e sempre pronta a guardare oltre l'aspetto superficiale delle cose. Drizza le orecchie davanti a quelli che i più chiamerebbero "capricci", andando a cercare i motivi e la fonte del disagio, osservando e ascoltando. Proprio come facciamo noi. È una sua grande qualità che ha dimostrato negli anni passati già con me e con le mie sorelle, così come con tutte le persone che ha accanto. E ora anche con la sua nipotina.

Ringrazio per quel che è stata ieri, per quello che è oggi e per quello che sarà domani, certa di poter contare ancora a lungo sulla sua presenza e sulle sue buone qualità. Sul suo ascolto, come mamma e come nonna.




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8 commenti:

  1. Un post meravigliosio e commovente!!! Le nonne/mamme sono una fortuna <3

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    1. Grazie! È bello sapere di aver emozionato qualcuno :)

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  2. Verissimo! Diventare mamma cambia le prospettive soprattutto per chi è del mestiere! 😊

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    1. Si. Si capiscono anche tante cose di quando eravamo bambine noi..

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  3. Ciao ottimo post. E ottima tematica. Qui si tende poco ad ascoltare ed essere più rigidi. Purtroppo molti vogliono diventare madri ma senza la consapevolezza di quello che vanno incontro. Essere genitori è un qualcosa di importante e la prima cosa da fare è senz'altro ascoltare quello che hanno da dire i più piccoli e non essere messi da parte o zittiti solo perchè danno fastidio. E' bene che chi vuole essere genitore deve saper ascoltare le esigenze del proprio figlio.
    Un bacione
    La Fra
    www.dreamswithlafra.com

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    1. Sarebbe una cosa carina, si. Però c'è un po' la tendenza a pensare che un bimbo buono sia un bimbo che non disturba. Hai presente le prime domande che si rivolgono ad una mamma? "È bravo? Mangia? Dorme?" Si parte già così. Figuriamoci ascoltarli, sono piccoli e devono obbedire agli adulti, no?
      Un bacio a te

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  4. Bellissimo il vostro rapporto, e bellissima la sensibilità che ha tua madre

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