martedì 10 aprile 2018

Mononucleosi e pensieri di homeschooling, cosa mi ha frenato

Realizzo ora di non aver più raccontato nulla a proposito di quel famoso malanno di Beatrice, quello che non voleva passare e che aveva scatenato una lunga riflessione a proposito dell'asilo. I social li ho aggiornati costantemente, ma il blog no. Richiede quel tempo che non ho più avuto, perché Beatrice è stata tre mesi a casa con me. Vi racconto.


mononucleosi e pensieri sull'homeschooling


Dopo quasi un mese di malessere e tentativi di cure fallite il pediatra le ha prescritto delle analisi del sangue. Il perché abbia aspettato tanto mi sfugge ancora oggi, ma passiamo oltre 'ché non voglio fare polemiche. I risultati non lo convincevano e ha preferito farla ricoverare in ospedale.

È stato un bel colpo. Vedere la mia bambina di appena 4 anni con la flebo ventiquattr'ore al giorno non è stato bello, e nemmeno trascorrere giorni circondate da dottori, esami, infermieri, notti insonni. Pareva di essere in un mondo a parte. Ma a quel punto era inevitabile e, tutto sommato, è stato meglio così. Finalmente, dopo averla ribaltata come un calzino, hanno dato un nome alla sua malattia: mononucleosi. Ecco perché era sempre stanca, lei che normalmente saltella come un grillo fino alle undici di sera. È arrivata ad addormentarsi dovunque, in pieno giorno. Ed ecco perché le tonsille non si sgonfiavano con niente. La mononucleosi passa da sola, i medicinali non servono. Bordate di antibiotici e cortisone per niente 😒 Comunque. Se non altro abbiamo scoperto cosa fosse e il sollievo è stato immediato.

Il decorso di questa malattia è molto lungo, purtroppo, soprattutto se presa in forma decisa come la sua. La stanchezza ha regnato sovrana per un periodo interminabile, durante il quale abbiamo cercato di evitare il più possibile il contatto con gli altri bambini, in quanto virale.

Nonostante il malanno, tutti quanti abbiamo avuto modo di notare nuovamente la sua serenità rispetto al periodo scolastico, la sua evoluzione anche nelle piccole cose quotidiane, come i disegni.


* Drawing A Dog * A proposito del post di ieri riguardo la mia passione per il disegno, posso dire che ultimamente anche Beatrice sta trascorrendo molto tempo con una matita in mano. È sempre più precisa quando colora e i suoi disegni si stanno arricchendo di piccoli dettagli che mi lasciano estasiata (cuore di mamma ❤️). Mi incanto ad osservare questa EVOLUZIONE e devo ammettere che la attendevo da tempo. Per mesi e mesi ha giocato sempre e solo con le bambole, come già vi raccontavo, lasciando qualunque altra attività da parte. È brutto dirlo, ma mi dispiaceva. Mi sembrava di vederla INCASTRATA. Ora, invece, è di nuovo libera 🌟 _ #dindalon #myeverydaymagic #thingsiwanttoremember #donneblogger #progettoblog #mammeblogger #loveourbigkids #consciousparenting #mamalove #mothering #instamamme #our_everyday_moments #mommyblogger #childofig #childhood #notonlymama #infinitychildren #littlestoryofmylife #mytinymoments #mammeitaliane #babyactivity #letthemplay
Un post condiviso da Marta - Dindalon (@dindalon) in data:

Ci siamo interrogati più dettagliatamente sul da farsi.


Mi sono informata sull'homeschooling. 


Ho parlato con persone che lo praticano o lo hanno praticato. Ho letto racconti dedicati all'argomento e mi ero quasi decisa a prendere questa strada.

Cosa mi ha frenato?

  1. L'impossibilità, nel nostro caso, di frequentare un gruppo di bambini con cui è importante imparare a rapportarsi. Amici ne abbiamo, ma più di uno o due bambini per volta è difficile incontrarne, soprattutto con una certa frequenza che sarebbe necessaria scegliendo la strada dell'homeschooling. Vanno tutti a scuola, qui. Avevo pensato a un corso di musica e uno di danza, ma le attività strutturate non permettono di sperimentare la relazione che richiede, invece, il gioco libero che risulta, quindi, essere di maggiore importanza nello sviluppo del bambino.
  2. Per gli homeschooler è necessaria una rete di supporto importante, che noi non abbiamo. Due genitori presenti e intercambiabili, innanzitutto, e mio marito è spesso via per lavoro. Le altre figure importanti non potrebbero essere presenti quanto basta e io, da sola, non mi sento in grado di reggere tutto l'impegno che richiede questa scelta. 
  3. Aspetto di minore importanza, ma pur sempre da tener presente: il mio ridottissimo "tempo libero" per dedicarmi a qualunque altra cosa. Il blog, i due corsi di studio a cui mi sono iscritta, per esempio. Magari suona egoistico, però è così, inutile negarlo.
Avrei messo da parte tutto per la sua serenità, naturalmente. Nel corso di questi tre mesi insieme, per esempio, ho fatto lo stretto indispensabile. Una volta che ha riacquistato un po' di verve l'ho coinvolta nelle mie lezioni di ginnastica (mezz'ora a settimana 😅), nella spesa, nelle foto per Instagram, nei disegni per le librerie della mia amica.
Ma un giorno mi ha chiesto lei di tornare all'asilo e lì ho frenato e rivisto tutti i miei castelli in aria. Che la scuola materna, per lei, non sia il massimo della vita è un dato di fatto, ma se viene a domandarmi di rientrare (senza pressioni di alcun tipo), nella sua testolina ha evidentemente anche qualche aspetto positivo.

Sono, quindi, tornata all'idea iniziale: andrà all'asilo frequentando meno. E vedremo come va.

8 commenti:

  1. Purtroppo la cura antibiotica in caso di mononucleosi peggiora la situazione. Da ragazzina ci sono passata, è dura. Sono contenta che Beatrice stia bene ora!

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    1. Pensa che ha fatto persino due giri di antibiotici -.-' Povera stella! Ma per fortuna è passata :)

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  2. Ho avuto la mononucleosi quasi due anni fa e ci ho messo un annoper riprendermi. Povera piccola :(

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  3. Mi chiedevo di voi proprio ieri! Hai preso la decisione giusta, e il tuo non è affatto egoismo, una madre che sa conservare dei tempi per sé insegna ai figli il valore del tempo e degli spazi personali. L'homeschooling è una scelta radicale, che non farei. La vita in comunità è essenziale e Beatrice, con la sua richiesta di tornare all'asilo, te l'ha confermato! Puoi essere serena, Marta: nonostante tutto la tua piccola all'asilo sta bene.

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    1. Ci sono persone che riescono a garantire una sorta di vita in comunità pur praticando homeschooling, ma non è il nostro caso e non posso toglierle questo aspetto così importante. Oggi mi ha già chiesto di non andare più, naturalmente, ma accorciando la settimana secondo me ce la possiamo fare!

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  4. Ho avuto la mononucleosi a 4 anni. Ricovero, guarigione lenta e due tonsille purulente fino a che non hanno dato il consenso a toglierle quando avevo 22 anni. Pessima cosa, molto doloroso. Ma da allora non mi ammalo quasi più.
    Il fatto che Beatrice abbia chiesto di tornare a scuola è positivo. Forse lei è una bambina che ha bisogno di andare solo fino ad ora di pranzo, ma come dici tu le relazioni coi pari sono importanti.
    In bocca al lupo!

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    1. Ti sei tenuta le tonsille così per 18 anni?! O.o ma povera!
      Lei ha già sempre fatto solo mezza giornata, sai? Ma la sveglia presto è la causa principale del nostro problema, secondo me. Perde quotidianamente due ore di sonno e questo rende tutto più difficile.

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