tag:blogger.com,1999:blog-31215181665676901392024-02-07T05:05:56.938+01:00DindalonPensieri di una mamma riveduta e correttaDindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.comBlogger125125tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-55668416251483261942019-11-10T11:31:00.000+01:002019-11-10T11:49:05.090+01:00Calendario dell'Avvento creativoNon so come sia possibile, ma siamo già a novembre. Ogni tanto ho la sensazione di perdermi dei pezzi per strada.<br />
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Questo è un mese che non ho mai amato, col suo grigio perenne, il primo freddo, la nebbiolina quotidiana. L'umidino che penetra nelle ossa. Ma bisogna pur trovare dei lati positivi per non deprimersi (😉), per cui mi dedico alla preparazione di dolcetti consolatori, tazze di tisane fumanti e…prime idee rivolte al Natale! <br />
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Partiamo dal <b>Calendario dell’Avvento</b>: avremo l’immancabile <a href="https://www.dindalon.it/2016/11/calendario-dellavvento.html" target="_blank">alberello di cartone a cui appendere una storiella nuova ogni giorno</a> (sono anni che lo utilizziamo e ha ancora il suo perché!) e poi un secondo calendario più creativo. Non posso resistere alla tentazione di aggiungere qualche novità! </div>
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Calendario dell'Avvento creativo</h3>
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Quest’anno ho scelto il <a href="https://www.sabbiarelli.it/it/speciale-natale/album-christmas-clock-tower.html" target="_blank">Calendario dell’Avvento 3D di Sabbiarelli</a>, realizzato su fogli preincollati per colorare con la sabbia. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCltyZWWkN46OMgZNKPbykpDD0pmXWjBK4qJW9rVQ105ycP-KMA8IyeLUuNJkD7qOSOH5FXm2BL2Lrr25fAE8sFlg-CJVqfIogh2fuEzKRRYK5rSwrg7Y_WUXESMWRK2MJ9y5RiF0kEnot/s1600/Sabbiarelli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCltyZWWkN46OMgZNKPbykpDD0pmXWjBK4qJW9rVQ105ycP-KMA8IyeLUuNJkD7qOSOH5FXm2BL2Lrr25fAE8sFlg-CJVqfIogh2fuEzKRRYK5rSwrg7Y_WUXESMWRK2MJ9y5RiF0kEnot/s1600/Sabbiarelli.jpg" /></a></div>
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Ci siamo divertite tantissimo a comporlo, scegliendo i colori per ogni singolo dettaglio. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl_BbFbq0tnHERD7DGvqouSYboIrODDk1kyEMR48YxehU9jj2NwhFCbbh-rwl_SvObRP3-wj92ndYtPV2tsqQVj_EPk8oYVDcbRyOmTzyQfrSdbVWEOf-SMEs6a_h_h1jd_VfRcpBFFnxG/s1600/Sabbiarelli2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl_BbFbq0tnHERD7DGvqouSYboIrODDk1kyEMR48YxehU9jj2NwhFCbbh-rwl_SvObRP3-wj92ndYtPV2tsqQVj_EPk8oYVDcbRyOmTzyQfrSdbVWEOf-SMEs6a_h_h1jd_VfRcpBFFnxG/s1600/Sabbiarelli2.jpg" /></a></div>
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Devo confessare che ci ho giocato anche io, e non solo: abbiamo chiamato una zia per scattarci qualche foto, ma non ha saputo resistere e ha partecipato alla creazione con noi 😊</div>
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La particolarità di colorare con la sabbia rende questo Calendario davvero speciale, e la sua semplicità fa sì che sia alla portata di tutti. <br />
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<b>Inoltre (super chicca!) la sua forma conica consente di nascondere al suo interno una sorpresina diversa ogni giorno.</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSqT9hE8U8H5TQ2An_wACGz5-bZ7dt5Jh8pvhYieSJfdnx0rut9rrSQ3x3nm0O2Xfwrp7VsjFzAu5Wdh8NAafJ5z0fQznt_o35y1K5u21LXojqAjNh8M917jEK_vyvRIJTDcwvURHJDjub/s1600/Sabbiarelli3.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiSqT9hE8U8H5TQ2An_wACGz5-bZ7dt5Jh8pvhYieSJfdnx0rut9rrSQ3x3nm0O2Xfwrp7VsjFzAu5Wdh8NAafJ5z0fQznt_o35y1K5u21LXojqAjNh8M917jEK_vyvRIJTDcwvURHJDjub/s1600/Sabbiarelli3.jpg" /></a></div>
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Io spazierò tra matite, gomme, temperini (si, Beatrice ha cominciato la scuola primaria!), bombe da bagno, elastici e mollette per capelli, bulbi da piantare e qualche dolcetto (senza esagerare). <b>E</b> <b>sceglierò un giorno speciale per inserire un’attività da fare insieme a lei</b>. Ho pensato di creare con lei delle decorazioni per l’albero, utilizzando la pasta di sale. </div>
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Credo sia un modo divertente per trascorrere qualche ora insieme, utilizzando la <b>manipolazione</b> che porta con sé numerosi benefici: allena la motricità fine (utile, per esempio, per imparare ad allacciare le scarpe), sviluppa la coordinazione oculo-manuale, favorisce la concentrazione, aiuta a scaricare lo stress accumulato. <br />
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La <b>ricetta della pasta di sale</b> è semplice e veloce, e potete trovarla <a href="https://www.dindalon.it/2016/12/decorazioni-natalize-con-la-pasta-di.html" target="_blank">qui</a>. L'abbiamo utilizzata qualche anno fa con lo stesso scopo e posso assicurarvi la sua riuscita.</div>
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Allora, cosa ne dite di questo Calendario dell'Avvento? Promosso?</div>
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-9755065603035076162019-10-14T18:27:00.000+02:002019-10-14T18:27:21.128+02:00Vi consiglio un gioco!Chi non muore si rivede, si dice. E infatti eccomi qui, dopo un lungo periodo di inattività. Solo qui sul blog, naturalmente. Ho trascorso mesi sulle montagne russe e, tra le altre cose, avevo perso la voglia di scrivere.<br />In questi giorni, però, mi sono trovata tra le mani un’occasione per tornare qui. Per raccontarvi di una scoperta interessante in uno spazio più completo rispetto ai social, dove tutto scorre veloce e le parole si perdono un po’.<br /><br />Hanno regalato a Beatrice un gioco nuovo e.. si, lo so, non si parla di Natale a ottobre, però c’è chi parte in anticipo. No?<br /><br />Dicevo.<br /><br />Hanno regalato un gioco a Beatrice che mi sembra molto carino e potrebbe essere un’idea da far trovare sotto l’albero ;)<br /><br />Si chiama <b>Geomag</b> e si tratta di costruzioni diverse da quelle a cui siamo abituati perché sono <b>magnetiche</b>. Si trovano sia semplici che con figure da ricomporre. Noi abbiamo la frutta e gli animali del Polo, ma ci sono anche robot, castelli, animali della fattoria e altro ancora. Si possono collezionare per arrivare a fare costruzioni giganti!<br /><br />Come tutte le costruzioni ci si può giocare sia da soli che in compagnia ma, con la particolarità dei pezzi calamitati, questo gioco coinvolge anche i bambini più piccoli che si divertono ad attaccare i pezzi colorati tra loro senza difficoltà.<div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgclYGTmV4WRehyphenhyphennIPwk8V4nwIs48YiAtCqarg4rP_eGf0juQdx7SR6R7cfVCu8I36UdhAkKgodXqUngkW6KsxiNgbZA17fiDY9Zec7HEgCfpiS7bi-7ZVb73ffXPK6LYVZx-1hRBD4LE8d/s1600/marta2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="geomag" border="0" data-original-height="866" data-original-width="650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgclYGTmV4WRehyphenhyphennIPwk8V4nwIs48YiAtCqarg4rP_eGf0juQdx7SR6R7cfVCu8I36UdhAkKgodXqUngkW6KsxiNgbZA17fiDY9Zec7HEgCfpiS7bi-7ZVb73ffXPK6LYVZx-1hRBD4LE8d/s1600/marta2.jpg" title="geomag_costruzioni_magnetiche" /></a></div>
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<br /><br />Geomag è <b>Made in Swiss</b> che, come sappiamo, garantisce alta qualità, sicurezza e durevolezza.<br /><br /><b>Ci tengo a sottolineare l’importanza del gioco Un-plugged, ovvero il gioco fisico.</b> Tanto può essere stimolante e divertente il gioco virtuale, quanto fondamentale deve essere anche quello fisico. Usare le mani per creare, colorare, costruire, toccare, schiacciare. E poi correre, saltare, arrampicarsi. Non dimentichiamocelo.<br /><br />Cosa ne dite? Vi ho dato uno spunto per qualche regalo? </div>
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Se volete acquistarlo potete seguire questo link: <a href="http://l12.eu/geomagita-2679-au/DZ3KX5MIO9L9C32JY6P1" style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: black; font-family: "Open Sans", Arial, sans-serif; outline: none; text-decoration-line: none;" title="http://l12.eu/geomagita-2679-au/DZ3KX5MIO9L9C32JY6P1">http://l12.eu/geomagita-2679-au/DZ3KX5MIO9L9C32JY6P1</a></div>
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#geomag</div>
Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-37816332854338740782019-02-01T11:00:00.000+01:002019-02-01T11:00:04.144+01:00Un amore grande e incondizionatoIeri, sul <a href="https://www.instagram.com/dindalon/" target="_blank">mio profilo Instagram</a>, ho condiviso la conclusione su cui sto rimuginando ultimamente:<br />
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<br />GLI OCCHI CON CUI TI GUARDA UN BAMBINO ESPRIMONO UN AMORE TALMENTE GRANDE E INCONDIZIONATO DA NON ESSERE PARAGONABILE A QUELLO DI NESSUN ALTRO. </h4>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXqbt8wZbi7uXXOG317zucytidYcKN3RPrq1Bx8sO2qV7xBKwyK-mDEzJUmDh6Mhngd_miUWwAnKZuh8FFTGbdLdbYL5ETulGej-j1aHudEKYGmt_lTndqrxPvqByruGztKS5cNg2yo-B-/s1600/Amore+incondizionato.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="amore incondizionato dei bambini " border="0" data-original-height="982" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXqbt8wZbi7uXXOG317zucytidYcKN3RPrq1Bx8sO2qV7xBKwyK-mDEzJUmDh6Mhngd_miUWwAnKZuh8FFTGbdLdbYL5ETulGej-j1aHudEKYGmt_lTndqrxPvqByruGztKS5cNg2yo-B-/s1600/Amore+incondizionato.JPG" title="amore_incondizionato" /></a></div>
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E vorrei spenderci due parole in più. A questa conclusione non ci sono arrivata solo ora, in realtà. Lo so da prima che nascesse Beatrice. Da quando lavoravo come educatrice negli asili nido e passavo le mie giornate riempita dall'amore di quei piccolini che si aggrappavano a me con quegli occhi adoranti. Ero un appiglio e un punto di riferimento in assenza dei genitori, e rientravo a casa con un bagaglio di emozioni pazzesche. <b>D’altra parte è un lavoro che ho sempre fatto spinta da una grande passione, e loro lo sentivano. </b></div>
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Perché ai bambini, non dimentichiamocelo, arrivano le emozioni di pancia. </h4>
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Passa tutto da lì. Con Beatrice ho rivissuto questo amore innato all'ennesima potenza, da mamma, però mano a mano che cresce si evolve in un <b>rapporto diverso</b>, con più sfaccettature. Non sono più solo la sua mamma adorata, sono anche quella che la fa arrabbiare per un no di troppo, come è ovvio e naturale che sia. Sono quella che dà regole non troppo ben viste, quella con cui scontrarsi per autoaffermarsi e crescere. E allora lo sguardo diventa sicuramente meno adorante. Più consapevole delle mie fragilità e dei miei lati negativi. E così avevo un pochino dimenticato questa bella sensazione.</div>
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Perché, quindi, rifletto proprio ora sull'amore che regalano i bambini anche solo attraverso uno sguardo?</h3>
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Sono tornata su queste riflessioni grazie alla compagnia del bimbo (piccolino!) di una mia cara amica, con cui ultimamente trascorro molto tempo quando la sua mamma lavora. Mi regala tanta gioia e spensieratezza, e mi ha ricordato quanto sia magico questo mondo. Impegnativo dal punto di vista pratico dove mancano ancora tutta una serie di autonomie, ma molto più semplice da quello relazionale, per quanto mi riguarda (si può dire, vero? 😁). </div>
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Ci sono momenti in cui potrei giurare che mi stia guardando estasiato, senza che io stia facendo niente di particolare se non dedicargli attenzioni e sorrisi sinceri. Ed è proprio questo il bello. Non si aspetta niente in cambio. <b>È puro e, appunto, incondizionato</b>. </div>
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Per questo motivo ti riempie il cuore come nessun altro.</div>
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Ps: no, non lo faccio il secondo 😉</div>
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Pps: per una volta ho scelto una foto che ritrae Beatrice anche in viso. Non posso parlare di sguardi innamorati senza mostrarvi il suo!<br />
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<i>Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di febbraio 2019 indetto dal blog <a href="https://www.trippando.it/" target="_blank">Trippando</a></i></div>
Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-53836303660425116582019-01-17T15:38:00.002+01:002019-01-18T15:42:07.928+01:005 consigli per una beauty routine alla portata di tutteLo scorso anno ho scritto nero su bianco i miei buoni propositi, per non sfuggire alle mie responsabilità 😉 Due intenzioni semplici e fattibili ché, per quanto mi riguarda, è inutile e frustrante desiderare di portare a termine qualcosa di troppo grande per la mia portata.<br />
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<h3>
I buoni propositi dell'anno appena trascorso</h3>
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Il primo buon proposito del 2018 era quello di imparare ad ORGANIZZARE MEGLIO IL MIO TEMPO, e qui ammetto di esserci arrivata solo a metà. Sono troppo incasinata di mio per riuscirci completamente in un solo anno! Ho, però, trovato un planner settimanale che mi è stato di grandissimo aiuto (<a href="https://www.mrwonderfulshop.com/it/planner-settimanale-per-settimane-brillanti-e-progetti-straordinari-it.html" target="_blank">questo di Mr Wonderful</a>, se voleste dare un'occhiata).<br />
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Il secondo, a cui tenevo particolarmente, era quello di imparare a PRENDERMI CURA DI ME.<br />
<br />
<b><i>Ritrovare la donna nascosta dietro alla figura di madre. </i></b><br />
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E qui ci sono riuscita molto meglio. Ho fatto un po' di<b> esercizio fisico</b> durante tutto il corso dell'anno, senza mollare mai. Niente di eccessivo, anzi, migliorabile di molto, ma l'ho fatto e ne sono soddisfatta. E l'intenzione per il 2019 è quello di incrementare un pochino.<br />
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E poi, con uno sforzo immenso, ho iniziato anche a <b>prendermi cura della mia pelle</b>, abbandonata a sé stessa. C'è da dire che non ho mai avuto problemi di pelle grassa o bisognosa di cure di alcun tipo, in realtà, però un minimo di attenzione a trent'anni suonati da un pezzo ci vuole. La situazione iniziale era quella di lavarsi il viso con la saponetta per le mani (!) e mettere la crema viso solo nel momento in cui sentivo tirare la pelle. Per dire. Per non parlare della crema per il corpo: giusto d'estate, crema solare e dopo-sole. Un disastro, insomma 🙈<br />
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<h3>
La mia beauty routine (for dummies!)</h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseH87zrLhY6xljulWI_CXOlRVLEjYMayk51kwmEg9tT1MH0gnUcQ5O_oVDre6sIt5b-4oFYlSH8NZfsxxiTTgrifAqTqXU9WmurFazkhDU-vrL82LBZbZQHvXi03zKJDR_io1k9iGsLGV/s1600/5+consigli+beauty+routine.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjseH87zrLhY6xljulWI_CXOlRVLEjYMayk51kwmEg9tT1MH0gnUcQ5O_oVDre6sIt5b-4oFYlSH8NZfsxxiTTgrifAqTqXU9WmurFazkhDU-vrL82LBZbZQHvXi03zKJDR_io1k9iGsLGV/s1600/5+consigli+beauty+routine.jpg" /></a></div>
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Ultimamente, invece, mi ci sono messa d'impegno e ho instaurato una beauty routine super semplice e fattibile anche per chi, come me, non è tanto per la quale.<br />
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Beauty skincare viso</h4>
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<li>Lavo il viso con un detergente e struccante all'aloe vera (<a href="http://www.omialab.it/omialab/omia-linea-eco-biologica-prodotti-cosmetici-naturali-viso-corpo-capelli-aloe-vera/omia-linea-eco-biovisage-cura-trattamento-viso.php?cat=2&pr=2" target="_blank">Omia</a>)</li>
<li>Passo velocemente un panno in spugna inumidito per rimuovere i residui di trucco - il mascara è duro a morire (q<a href="https://www.sensai-cosmetics.com/it/products/skincare/silky_purifying/sponge_chief.html" target="_blank">uesto è il mio panno</a>)!</li>
<li>Passo il tonico</li>
<li>Stendo la crema viso</li>
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Tempo impiegato: 5 minuti netti.</div>
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Per quanto riguarda il tonico ne sto usando uno delicato senza alcool, ma non mi fa impazzire. Appiccica un po'. Anzi, se avete suggerimenti li prendo volentieri!</div>
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Ma non finisce qui. Ho anche imparato ad applicare la crema correttamente grazie alle indicazioni di <a href="http://www.lasaponaria.it/" target="_blank">La Saponaria</a> (q<a href="https://blog.lasaponaria.it/come-applicare-la-crema-viso" target="_blank">ui</a> potete trovare tutte le indicazioni), sito dal quale acquisto sempre molto volentieri, con una miriade di prodotti naturali e fantastici. Lo conoscete?</div>
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<b><br /></b></div>
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<b>Beauty skincare corpo</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiosuNdhtYz7hkPPl5398sfHhZUoZ91UR8qOUQEWxnxFlco6RdcBfTf6ODu0kokqDr_yMRrg81BYK3-uotAo_HaEBdxf93TDEY3jJ0lo-FTxWliLciPSQT5FAdBaZfgbv8UKyUi1b0r3_-U/s1600/5+consigli+beauty+routine+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiosuNdhtYz7hkPPl5398sfHhZUoZ91UR8qOUQEWxnxFlco6RdcBfTf6ODu0kokqDr_yMRrg81BYK3-uotAo_HaEBdxf93TDEY3jJ0lo-FTxWliLciPSQT5FAdBaZfgbv8UKyUi1b0r3_-U/s1600/5+consigli+beauty+routine+%25281%2529.jpg" /></a></div>
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In ultimo ho imparato un trucco meraviglioso per il corpo. Siccome, come dicevo, voglia di mettere la crema corpo d'inverno pari a zero, mi è stata suggerita la soluzione più rapida ed efficace al mondo: <b>spalmare l'olio alle mandorle in doccia</b>, sulla pelle bagnata (con l'acqua chiusa!).<br />
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Tempo impiegato minimo e resa massima. La pelle si reidrata e si ammorbidisce senza rimanere unta, perché l'eccesso di olio viene assorbito dall'asciugamano. Occhio a scegliere un olio di mandorla che sia spremuto a freddo!<br />
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Spero che questi semplici consigli possano essere utili a qualcuna di voi che, come me, è un po' pigra o ha poco tempo per dedicarcisi. La vostra pelle ringrazierà e voi vi sentirete più belle con pochi gesti.<br />
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<i>Enjoy!</i></div>
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-19458724675019672242018-11-20T13:38:00.000+01:002018-11-20T15:45:01.977+01:00Il primo weekend lontana da mia figliaSono stata invitata a far parte di <a href="https://www.notonlymama.com/" target="_blank">NotOnlyMama</a> da ormai due anni e più. NotOnlyMama è una community di splendide donne provenienti da diverse parti del mondo, ognuna delle quali cura una rubrica personale, in base alle proprie peculiarità. Indovinate un po' di cosa mi occupo io? <a href="https://www.notonlymama.com/category/mylife/" target="_blank">Kids e Alto contatto</a>, of course 😊<br />
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Con il passare del tempo sono cresciuti i nostri progetti di gruppo, e si è creato un forte legame tra di noi. <b>Ed è proprio grazie a questo legame che è nata l'idea di abbattere gli schermi e incontrarsi dal vivo.</b> Conoscersi di persona per potersi finalmente abbracciare. È stato di un'emozione indescrivibile. Una via di mezzo tra la gioia di "vedere dal vivo" le persone con cui scambi messaggi ogni giorno e rendersi conto che sono reali e la sensazione di conoscerle da sempre.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2a4c1kBtWjDdplgD5qASddvJXx2bruRlnw1MdC_sS0FFkmUISKPcGSYXyXT7xcqz_1RmJppHU80iy0LlYjvTort4psIpaou5pgiI7-IxPznUeqZ1iEq5YZJuPkU1xl5sacW9vgmfQJQYd/s1600/E63B5C04-9EF6-4BC2-ADFC-98ED03AF504A.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="NOM Retreat " border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2a4c1kBtWjDdplgD5qASddvJXx2bruRlnw1MdC_sS0FFkmUISKPcGSYXyXT7xcqz_1RmJppHU80iy0LlYjvTort4psIpaou5pgiI7-IxPznUeqZ1iEq5YZJuPkU1xl5sacW9vgmfQJQYd/s1600/E63B5C04-9EF6-4BC2-ADFC-98ED03AF504A.jpeg" title="NotOnlyMama " /></a></div>
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È stata anche una buona occasione per parlare di progetti futuri e di lavorare due giorni insieme grazie alle collaborazioni nate dalle aziende che hanno creduto in noi. In <a href="https://www.notonlymama.com/2018/11/amicizia-lavoro-e-divertimento-il-primo-retreat-notonlymama/" target="_blank">questo post</a> trovate il racconto dettagliato, ma io qui, sul mio blog, vorrei soffermarmi su un altro aspetto.<br />
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<h3>
L'incontro con il team di NotOnlyMama mi ha portata a trascorrere il primo weekend lontana da Beatrice. </h3>
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Voglio raccontarvelo, a costo di sembrare ridicola. Ma questa sono io, prendere o lasciare (e magari qualche altra mamma chioccia come me si sentirà meno fuori dal mondo 😉).<br />
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L'idea dell'incontro mi ha entusiasmata così tanto da non aver messo in conto di dover lasciare Beatrice per due giorni interi, notte compresa, <b>per la prima volta nella storia</b>. O meglio, ci ho pensato e mi sono detta: <i>"Dopo cinque anni si può fare, eccome".</i><br />
<br />
Mano a mano che si avvicinava il momento, però, mi veniva un po' di ansia da separazione. Chi mi conosce personalmente (o anche solo virtualmente, ma ha capito di che pasta sono fatta) poteva immaginarlo. Vero? Quando ho parlato con il magone alle mie amiche, infatti, una di loro mi ha confessato che era stupita dell'entusiasmo e dello slancio con cui le avevo accennato di questo weekend 😅 Ma mi hanno esortato a ritrovarlo e così ho fatto. Non ho ceduto alle mie malinconie, perché ci tenevo tanto e non potevo perdere un'occasione così importante.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJQwbAzw5DTVIcjeQhPbfyQU1fZ_iscSM0S3FqH23L7KPO75hHEm4IqPytPf6hXoa0c4gMD0KkJ-aAjw2syhicXliPQx7k3dWknXBLVrXTZ8gd16s70tW459Oi2-dMIaMSMVccZjgmNpcN/s1600/NotOnlyMama3.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="NOM Retreat" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJQwbAzw5DTVIcjeQhPbfyQU1fZ_iscSM0S3FqH23L7KPO75hHEm4IqPytPf6hXoa0c4gMD0KkJ-aAjw2syhicXliPQx7k3dWknXBLVrXTZ8gd16s70tW459Oi2-dMIaMSMVccZjgmNpcN/s1600/NotOnlyMama3.jpeg" title="NotOnlyMama" /></a></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc_97l2cwvPIFsIf_B_A7FctlOYm71YB9XDTbcl7_pUmZkD3cO10EQs8d5YnbckbOnShz4rZx1umQeNUFbnPo9IKdwU45rw_S_PIJZMJMdJuwg40KbtaBQwJgfI2-KX_Cfc4xQcnu4OpZm/s1600/NotOnlyMama2.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="NOM Retreat" border="0" data-original-height="499" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhc_97l2cwvPIFsIf_B_A7FctlOYm71YB9XDTbcl7_pUmZkD3cO10EQs8d5YnbckbOnShz4rZx1umQeNUFbnPo9IKdwU45rw_S_PIJZMJMdJuwg40KbtaBQwJgfI2-KX_Cfc4xQcnu4OpZm/s1600/NotOnlyMama2.jpeg" title="NotOnlyMama" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Come avrei potuto perdermi Denise? ;)</td></tr>
</tbody></table>
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Vorrei sottolineare una cosa: quello che scrivevo in <a href="https://www.dindalon.it/2017/01/dormire-insieme-al-proprio-bambino.html" target="_blank">questo post a proposito del dormire insieme</a> è rimasto tale e quale. Lei dorme accanto a noi, ancora oggi. Ci piace così. Quindi capirete che passare una notte lontane, per chi come noi non dorme nemmeno in due stanza separate, significava molto.<br />
Così ho trovato un escamotage per distrarla dalla mia assenza e rendere memorabile questa prima notte senza la mamma: un <i>pigiama party</i> con le zie 🎉 Era da tempo che Beatrice me lo chiedeva, e abbiamo approfittato di quest'occasione per organizzarglielo. E, infatti, era al settimo cielo e questo pensiero le è servito.. fino all'ultimo, quando ha cambiato idea. Ha deciso, infatti, di dormire con il suo papà ma, tutto sommato, sono felice per loro che non hanno mai modo di trascorre momenti così e quello della nanna insieme, secondo me, è uno dei migliori in assoluto ❤️<br />
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<h4>
È stato difficile? </h4>
<span style="font-weight: normal;">In alcuni momenti, per entrambe. Per esempio quando sono partita e lei era in lacrime, mentre io le cacciavo giù dall'altra. O durante una videochiamata, la sera, dove mi pregava di tornare a casa. Ho iniziato a girare per le stanze del <a href="http://www.casacantoniera.como.it/" target="_blank">B&B che ci ha ospitate</a> con il groppone, non posso negarlo. Ma mi è bastato guardarmi intorno (e ricevere, dieci minuti dopo, una sua foto col sorriso!) per farmelo passare. Io ero in una situazione talmente piacevole e fuori dal normale che non ho patito tanto come avrei creduto. Lei si è goduta il suo papà per un weekend intero e, durante qualche momento di difficoltà, sono contenta che ci sia stato lui a consolarla, che si sia stato lui il suo punto di riferimento. Ha fatto molto bene ad entrambi. L'unione che si è creata in questa occasione è tangibile.</span><br />
<br />
<b>Io sono tornata felice e ricaricata e, se è vero che Beatrice viene prima di qualunque altra cosa nella mia vita, è vero anche che prendersi del tempo per sé ogni tanto è fondamentale per rilassarsi senza pensieri e trovare quella serenità necessaria a fare in modo di essere anche una mamma migliore.</b><br />
<b><br /></b>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRQEWCJek7cV5vb36KHWfFLkF_E0wYwWCAwY7F3jyfIref5wWEKPJ_7s4Qn3CjLtAF4xaKl1t8GsXXJ-8LhoVOeb4Phvz1pBHHupxF8SNzF3mmtuQEBwF09DyPrSacXubgozgz5odyeRM/s1600/NotOnlymama.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="NOM Retreat" border="0" data-original-height="1126" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfRQEWCJek7cV5vb36KHWfFLkF_E0wYwWCAwY7F3jyfIref5wWEKPJ_7s4Qn3CjLtAF4xaKl1t8GsXXJ-8LhoVOeb4Phvz1pBHHupxF8SNzF3mmtuQEBwF09DyPrSacXubgozgz5odyeRM/s1600/NotOnlymama.jpg" title="Dindalon" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Pic by <a href="https://www.goodfoodlab.it/" target="_blank">Cristina</a></td></tr>
</tbody></table>
<b><br /></b>
<b><br /></b>Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-49139409201075391282018-10-29T18:49:00.000+01:002018-10-29T22:40:34.570+01:00Un periodo difficile e la luce in fondo al tunnelAbbiamo trascorso un periodo tanto difficile e soltanto adesso che ne stiamo uscendo ho trovato la voglia di scriverne. Prima sarebbe stato solo un post di sfogo, il lamento di una madre ferita. Ora posso parlarne in modo più costruttivo, nella speranza che possa essere di supporto a qualcun altro.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioLViYqtj0xb2H_EOdmOzNJIO759u-w8nCisxNlFIaqmXzV1KLT43V7RVC3IzrvRH7akg2MpDTIyrqBHkYrNuhRiwXBy7u1ReD8tRALqw51uvVSaM0t30nfm4QoPePK85TksMwkQddC-55/s1600/Dindalon.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="un periodo difficile " border="0" data-original-height="639" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioLViYqtj0xb2H_EOdmOzNJIO759u-w8nCisxNlFIaqmXzV1KLT43V7RVC3IzrvRH7akg2MpDTIyrqBHkYrNuhRiwXBy7u1ReD8tRALqw51uvVSaM0t30nfm4QoPePK85TksMwkQddC-55/s1600/Dindalon.jpeg" title="difficoltà-dindalon" /></a></div>
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Una breve e doverosa introduzione: se dovessi descrivere Beatrice con un solo aggettivo che la rappresenti in questi suoi primi anni di vita direi <b>"ragionevole"</b>. Ha sempre prestato attenzione a quello che le veniva detto, fin da piccolissima, anche quando non corrispondeva esattamente a ciò che avrebbe voluto lei. Una <i>donnina</i>, come me l'hanno descritta le maestre il primo anno di asilo. Non sottomessa o obbediente, proprio ragionevole. Comprendeva la spiegazione che le veniva data.<br />
<br />
Dopo aver compiuto tre anni, e con il conseguente inserimento alla scuola dell'infanzia, ha iniziato a manifestare degli episodi di rabbia con pianti e urla mai fatti prima. Il cambiamento, dopo tre anni a casa con la mamma, è stato notevole e questa reazione è stata comprensibile e tutto sommato sana, seppur riesca difficile crederlo: era il suo modo di tirare fuori questo grande problema che mai avrebbe potuto tenere dentro. Positivo, perché con noi si sentiva, evidentemente, di poter tirare fuori il peggio di sé, sapendo di essere comunque sempre amata e accolta. <b>Ed è proprio così che ha superato questo ostacolo: attraverso la nostra comprensione, la nostra vicinanza, il dialogo.</b><br />
<b><br /></b>
Ha patito molto i primi due anni di scuola materna. Non era il suo mondo, non era a misura sua e, potendo, le sono andata incontro facendole frequentare il meno possibile, e la <a href="https://www.dindalon.it/2017/01/giorni-casa-e-giorni-scuola-le.html" target="_blank">differenza tra i giorni a casa e quelli di asilo era netta</a>. Il problema era evidentemente lì, per più ragioni, e ne ho avuto conferma ancora una volta quando ha trascorso diversi mesi a casa a causa della <a href="https://www.dindalon.it/2018/04/mononucleosi-e-pensieri-di-homeschooling.html" target="_blank">mononucleosi</a>.<br />
<br />
<b>Quest’estate, però, è successo qualcosa.</b> Qualcosa di diverso, e tutto quello fatto fino a quel momento (comprensione, dialogo e vicinanza) non era più sufficiente. Abbiamo trascorso un primo idilliaco periodo, durato per buona parte delle vacanze, dove - ammetto – gongolavo e ripetevo a me stessa che era nuovamente “tornata lei”.<br />
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<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/Bli3qTelTc8/?utm_source=ig_embed&utm_medium=loading" data-instgrm-version="12" style="background: #fff; border-radius: 3px; border: 0; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.5) , 0 1px 10px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.15); margin: 1px; max-width: 540px; min-width: 326px; padding: 0; width: 99.375%;">
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<div style="margin: 8px 0 0 0; padding: 0 4px;">
<a href="https://www.instagram.com/p/Bli3qTelTc8/?utm_source=ig_embed&utm_medium=loading" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none; word-wrap: break-word;" target="_blank">* She’s Back * Posso dirlo ufficialmente: è tornata lei. Ci ha impiegato circa dieci giorni dalla fine dell’asilo, ma poi è riemersa. Cosa intendo per “tornata lei”? Intendo che è tornata la mia bimba ragionevole, che non sclera ogni due per tre, che non mi tratta male, che non gioca più solo all’asilo, ma spazia dai colori al giardinaggio, dai giochi in scatola a Uno. Credo che ci siano in ballo diversi fattori: 1. riposa di più, 2. non è sovraccaricata dagli stimoli dell’asilo, 3. mancano le zie. Questo grande amore che le lega è tanto positivo quanto impegnativo. Loro sono grandine, ormai. Hanno altri pensieri e altre cose a cui dedicarsi, oltre a lei, e lei patisce e va alla continua ricerca della loro attenzione e del loro tempo. Abitare vicino ha i suoi pro e i suoi contro, come potrete immaginare. È un equilibrio delicato, non per noi adulti, ma proprio per loro tre. L’insieme di questi fattori mi ha “restituito” la mia bambina, e io me la voglio godere ❤️ _ #dindalon #myeverydaymagic #thingsiwanttoremember #donneblogger #progettoblog #mammeblogger #mommydiaries #loveourbigkids #gentleparenting #consciousparenting #positiveparenting #mamalove #mothering #mumblogger #my_magical_moments #littlestoryofmylife #lifewellcaptured #tresuringlittlemoments #mammeduepuntozero #talesoftehmoments #thesweetlifeunscripted #storytellingmama #notonlymama #nomteam</a></div>
<div style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">
Un post condiviso da <a href="https://www.instagram.com/dindalon/?utm_source=ig_embed&utm_medium=loading" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px;" target="_blank"> Marta</a> (@dindalon) in data: <time datetime="2018-07-22T18:58:23+00:00" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px;">Lug 22, 2018 at 11:58 PDT</time></div>
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La mia bimba buona e ragionevole, tranquilla e aperta verso il mondo. Più volte mi ha detto: “Mamma, sono felice”. La gioia per qualunque genitore.<br />
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Poi è scattato qualcosa. Eravamo ancora al mare ed è improvvisamente diventata nervosissima. <b>Non andava più bene niente, non ascoltava, si arrabbiava ogni due per tre e così tanto da cambiarle i connotati.</b> Ogni scusa era buona per alzarci le mani, e questa è una cosa che non era mai successa prima. Mai. Ed è un gesto che né io né suo papà tolleriamo, anche perché non è suo, altrimenti l'avrebbe fatto istintivamente molto prima.<br />
La rabbia con cui si avvicinava per farci male, urlandoci le peggio cose, la si poteva toccare con mano. E quando imboccava questa strada non c’era modo di farla ragionare, di farla rientrare. <b>Discutevamo ogni giorno, più volte al giorno, per un’infinità di tempo. </b>Abbiamo parlato, spiegato, provato a distrarla, a scherzarci sopra, a ignorarla. Abbiamo urlato, così tanto che mai l’avrei creduto. Non so se questo ha fatto soffrire più me o più lei. Sicuramente non è servito.<br />
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Ero seriamente disperata. Abbiamo pianto tanto, entrambe. <br />
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Ho parlato tantissimo con il suo papà e <b>abbiamo ragionato insieme sulle possibili cause di questo immenso disagio</b>:<br />
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<li>l’ultima settimana di mare non è stata il massimo: la casa in cui abbiamo alloggiato (struttura e contesto) era decisamente al di sotto delle nostre aspettative, tanto da farci pensare di scappare. È vero che <a href="https://www.dindalon.it/2018/10/dove-soggiornare-sicilia-sud-est-ucca-mari.html" target="_blank">arrivavamo dal paradiso</a>, ma quella era veramente una presa in giro. Ad agosto, però, capirete anche voi che non è semplice trovare alternative all'ultimo. Noi ci siamo incupiti e lei l’ha sicuramente sentito. </li>
<li>Abbiamo dormito poco perché avevamo l’orario della colazione da rispettare. </li>
<li>Il tempo non è stato dei migliori, per cui siamo stati molto poco a giocare in spiaggia e, anzi, ci spostavamo quotidianamente per raggiungere posti da visitare, troppo spesso per lei. Ha iniziato a lamentare un po’ di nostalgia della sua casa e dei suoi gatti. </li>
<li>Quando siamo rientrati io sono stata male per quasi tre settimane e sono stata costretta a stare sdraiata per moltissimo tempo. Un’agonia che ha patito anche lei, probabilmente con un po’ di preoccupazione annessa che continuava a tirare fuori molto malamente.</li>
</ul>
<br />
<br />
Questi potevano essere alcuni dei motivi di questo malessere, ma continuavo comunque a rimanere perplessa e preoccupata dalle sue <b>reazioni fuori misura</b>. Nella mia testa una bambina di cinque anni è perfettamente in grado di capire una spiegazione, visto che sapeva farlo molto prima, e non inizia improvvisamente a picchiare i genitori quando si arrabbia (sottolineo “i genitori” perché l’ha sempre e solo fatto con noi, spiegando lei per prima che mai avrebbe alzato le mani a qualcun altro. Un onore, insomma). Queste mie perplessità, purtroppo, sono rimaste tali. Non sono riuscita a trovare una spiegazione logica.<br />
<br />
Però ho provato a muovermi diversamente.<br />
<br />
Mi sono vista da fuori. Mi sono sentita farle pipponi infiniti per un mese consecutivo, mi davo persino noia da sola a ripetere continuamente le stesse cose. Ho realizzato che ormai stavo sempre sul chi va là, pronta ad attendere una nuova ed eterna discussione. Perennemente tesa.<br />
<br />
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Ho provato a sciogliermi. Sono tornata a sorriderle con sincerità e trasporto, a proporle dei giochi prima che me lo domandasse lei. A sottolineare con entusiasmo ogni cosa positiva che faceva, per bilanciare le altre. Andavo a prenderla all'asilo e la abbracciavo, dicendole quanto mi era mancata. </h4>
Sono solo piccole cose che, però, ci hanno aiutato tantissimo a ritrovare un po’ della sintonia perduta.<br />
<b><br /></b>
<b>Quando si arrabbiava provavo a lasciarla sfogare un po’, senza intervenire, ma ascoltandola con attenzione, e poi, con tutta la calma e la tranquillità di questo mondo (e persino un accenno di sorriso comprensivo!), le dicevo che capivo la sua frustrazione</b>: <i>“Lo capisco che non ne puoi più di vedermi sdraiata, sono passati tanti giorni. Sono stufa anche io, ma finalmente sento che sta passando e non vedo l’ora di giocare di nuovo con te come prima”</i>, per esempio. Oppure: <i>“So che vorresti vedere ancora un cartone, ma sai che troppa TV non fa bene alla tua testolina. Domani ti prometto che ne guarderai un altro”</i>. E appena iniziava a calare il suo disappunto provavo a cambiare discorso. In un secondo momento, invece, tornavo sul problema, ma molto brevemente, senza fiumi di parole ridondanti.<br />
<br />
È capitato che mi dicesse: <i>“Ho pensato che, la prossima volta, provo a trattenere la rabbia”.</i> <b>Le ho spiegato che trattenendo la rabbia si sarebbe fatta del male da sola. È giusto tirarla fuori, ma senza fare del male a nessuno, né a sé stessi né agli altri. </b>Abbiamo trovato una di quelle palline anti-stress da schiacciare e pizzicare per sfogarsi e qualche volta l’ha utilizzata.<br />
<br />
Non posso dire con certezza che i miei stratagemmi abbiano funzionato, magari era una cosa destinata a scemare da sola, ma quel che è certo è che gli episodi di rabbia si sono diradati, sono diminuiti di intensità e di durata, fino a sparire del tutto. O meglio, ora capita che si arrabbi, naturalmente, ma non sfocia più in una cosa immensa e fuori controllo, e rientra rapidamente. Discussioni normali, insomma.<br />
<br />
Mi auguro con tutto il cuore che non capiti nuovamente un periodaccio così, ma se dovesse succedere spero di riuscire a risolverlo con questi piccoli accorgimenti, senza sentirmi nuovamente persa e senza strumenti come questa volta.<br />
<br />
Un'ultima cosa, che ci tengo a sottolineare: <b>non esistono mamme perfette né figli perfetti.</b> Il solo concetto di perfezione non sarebbe nemmeno da accostare a questi termini. Quello che credo, però, è che <b>un genitore possa fare moltissimo per crescere suo figlio nel migliore dei modi</b> e che, se non è in grado di superare da solo un momento particolarmente difficile, la soluzione migliore sia quella di rivolgersi ad una persona competente e chiedere supporto.Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-33976759668042489152018-10-10T13:45:00.000+02:002018-10-10T13:45:08.863+02:00Wildling Shoes, conquistare il mondo con la sensazione di essere scalzi<h3>
Sono felice e grata di averle dato nuovamente la possibilità di riprovare quella sensazione di piede libero, di contatto diretto con il terreno, come quando camminava scalza.</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfEe6H8Km79V0GnwVvyo-iZKCSNRyzNMC5N-yvf1EwTCJgicJzeB6t1cSWxZGl3x139ccIvQtD0Ht0tV9HRcIneHpLavuGMCkyPb3tcte9FXYVG0BtSjvSuCBQx9RPCE7thFDZ1rYXxyW_/s1600/Wildling2.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Scarpe leggere, flessibili e sostenibili" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfEe6H8Km79V0GnwVvyo-iZKCSNRyzNMC5N-yvf1EwTCJgicJzeB6t1cSWxZGl3x139ccIvQtD0Ht0tV9HRcIneHpLavuGMCkyPb3tcte9FXYVG0BtSjvSuCBQx9RPCE7thFDZ1rYXxyW_/s1600/Wildling2.jpeg" title="Wildling-Shoes" /></a></div>
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Ho sempre desiderato una figlia femmina, fin da quando giocavo a fare la mamma, da bambina. E anche più avanti, in quella tipica fase in cui tutte le ragazzine iniziano a fantasticare su numero di figli, sesso e nomi. La cosa fondamentale, per me, era che almeno la prima fosse una femmina. Desiderio realizzato (credo, per questo, di dover ringraziare qualche stella cadente 🌠). Sognavo di acconciarla con mollette colorate e treccine, di vestirla con quegli abitini meravigliosamente eleganti.<br />
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Poi è nata Beatrice e, <a href="https://www.dindalon.it/2015/09/riveduta-e-corretta_17.html" target="_blank">ancora una volta</a>, persino sotto questo aspetto, mi sono dovuta ricredere. Le mollette gliele avrei anche messe, non fosse che se le toglieva dopo quattro secondi netti ma, <b>per quanto riguarda i vestiti, l'essenziale, per me, era che fosse comoda</b>, sia nei movimenti che come tessuti. Ha passato la sua prima estate in body, e forse pure la seconda. Ho accantonato quei bellissimi micro jeans da signorina preferendo delle tutine confortevoli in cotone morbido, con i piedini incorporati perché non seminasse calze in giro (la praticità, anche!). <b>Non le ho messo scarpe fino a quando ha iniziato a camminare, e poi ancora perché a casa, in realtà, ha camminato scalza per oltre due anni.</b><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyji0OVVQZFHuo1zaG9uYqZy3gVtIFcgX8kpmKDKNh5AaeV24uEsRiX-bwGZXsPpmcY3xfpyqXQ7DOwJowLOw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<b>L'idea di stringerle i piedini in un paio di scarpe mi infastidiva, volevo che si sentisse libera e che imparasse a muoversi sentendo bene il terreno sotto i piedi, prendendo le misure con il suolo che calpestava e le sue diverse caratteristiche.</b><br />
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Devo dire che la missione è andata a buon fine: ha iniziato a camminare bene da subito, senza inciampare qua e là, proprio perché sapeva dove poggiava i piedi.</div>
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Ecco perché, quando mi è stata proposta una collaborazione con <a href="https://www.wildling.shoes/" target="_blank">Wildling Shoes</a>, mi sono subito sentita in sintonia con loro. Wildling Shoes è un'azienda tedesca che produce scarpe minimaliste per bambini e adulti:</div>
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<div style="text-align: center;">
<i>"Ci sta molto a cuore l'uso di materiali naturali e/o riciclati e la produzione sostenibile.</i></div>
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<i>Siamo convinti che i piedi, sopratutto quelli dei bambini, non hanno bisogno di scarpe forti, perché sono forti già di loro. Le nostre scarpe sono quindi molto flessibili con una suola sottile e si adattano bene al piede. Lo proteggono senza impedirgli il movimento naturale e consentono a piccoli e grandi esploratori di conquistare il mondo con la sensazione di essere scalzi."</i></div>
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E questa sensazione la posso confermare personalmente. Abbiamo testato un paio di Wildling ciascuno e sembra di indossare un paio di calzini, tanto sono <b>leggere e flessibili</b>! Una libertà assoluta e, per noi adulti, quasi sconosciuta.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvRmQF5nzhAUysKACPdwS7W5it0wBmLvvEW3yR4B776G3Xriv8eQYLhwzZS8ejfXgEnrJJm6QvAVgI5KTn4ePjGBdgcc4ObUBaWq6nGLKiCHMe2-plh6fBSrNS48QvcVOCJa4NcMS4Nsf/s1600/Wildling-collage.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Scarpe leggere, flessibili e sostenibili" border="0" data-original-height="971" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvRmQF5nzhAUysKACPdwS7W5it0wBmLvvEW3yR4B776G3Xriv8eQYLhwzZS8ejfXgEnrJJm6QvAVgI5KTn4ePjGBdgcc4ObUBaWq6nGLKiCHMe2-plh6fBSrNS48QvcVOCJa4NcMS4Nsf/s1600/Wildling-collage.png" title="Wildling-Shoes" /></a></div>
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Mi sta particolarmente a cuore anche la loro attenzione verso la<b> sostenibilità</b> e ci tengo a sottolineare che i materiali utilizzati nella produzione sono principalmente il cotone organico, il lino, il sughero, la canapa (qualche modello è completamente <i>vegan</i>!), e provengono tutti da Germania e Europa, così come la produzione, che avviene in un'azienda portoghese che si impegna a rispettare lavoratori e ambiente. E, oggi come oggi, sarete d'accordo con me che è un <i>plus</i> notevole.</div>
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E poi sono belle, tant'è vero che il primo giorno che Beatrice le ha indossate all'asilo due persone differenti mi hanno chiesto informazioni, segnandosi il sito 😊<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkswVAvITDwJjI8K5ypmhg1jojHM6stBNaBsUOT4rTW2ai-JN9a4FfkTuF9w-WGaEwCbulTGrKKu8SJK9XQCUKPq0SmM8pBxhmVQkJS1mwbP_Yed-ed_v7mwjzJ4qXzCZwcOAAS4-qoC91/s1600/Wildling.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Scarpe leggere, flessibili e sostenibili" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkswVAvITDwJjI8K5ypmhg1jojHM6stBNaBsUOT4rTW2ai-JN9a4FfkTuF9w-WGaEwCbulTGrKKu8SJK9XQCUKPq0SmM8pBxhmVQkJS1mwbP_Yed-ed_v7mwjzJ4qXzCZwcOAAS4-qoC91/s1600/Wildling.jpeg" title="Wildling-Shoes" /></a></div>
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Sono felice e grata di averle dato nuovamente la possibilità di riprovare quella sensazione di piede libero, di contatto diretto con il terreno, come quando camminava scalza. E sono lieta di aver potuto prendere parte a questa nuova esperienza sensoriale con lei e con il suo papà.</h4>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXF622IrqDxi1XmBYKvq4-KDhpz2DZkhqi4YD9rkwU5l21ScLcE5_X7oSQ4f_6FfnCAkjLgUoUsIRX3hoZvjHbDrUXDlzslihtT3M2BmOPdulPUnvTWL7lt-z3GspsvLcUUgkMSLBBiJy1/s1600/Wildling-family.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Scarpe leggere, flessibili e sostenibili" border="0" data-original-height="509" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXF622IrqDxi1XmBYKvq4-KDhpz2DZkhqi4YD9rkwU5l21ScLcE5_X7oSQ4f_6FfnCAkjLgUoUsIRX3hoZvjHbDrUXDlzslihtT3M2BmOPdulPUnvTWL7lt-z3GspsvLcUUgkMSLBBiJy1/s1600/Wildling-family.jpeg" title="Wildling-shoes" /></a></div>
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-59459378261906002892018-10-03T09:47:00.000+02:002018-10-03T11:38:32.191+02:00Ucca Mari: il luogo ideale per soggiornare nella Sicilia sud-orientaleOrmai le vacanze estive sono un lontano ricordo, ma io ho ancora voglia di condividere con voi la nostra esperienza, che ci ha portato ad una <b>scoperta speciale.</b> Anche quest’anno, come ogni anno, abbiamo prenotato le nostre <b>vacanze online</b>. Se per il traghetto siamo andati sul sicuro, affidandoci al sito ufficiale della compagnia, per la casa ci siamo affidati un po' alla fortuna. Sapete, se ne sentono tante di fregature. Ogni volta speriamo non tocchi anche a noi!<br />
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AMORE A PRIMA VISTA</h4>
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Abbiamo iniziato la nostra ricerca nel <b>sud-est della Sicilia</b>, zona che conoscevamo già perché <a href="https://www.dindalon.it/2016/08/sicilia-sud-orientale-appunti-di-viaggio.html" target="_blank">visitata (e amata!) più volte</a>. Navigando tra siti - teoricamente - affidabili, siamo rimasti incantati dalle foto di una splendida villetta, situata in una frazione di Ispica, estremo sud.<br />
<span id="goog_1240155008"></span><span id="goog_1240155009"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvXO9fN9HQI5fypEwULEl6i9Ju92lP_p0QflGIkNZV67UYlA_KkSi2YaCwZBUzOA7j6usNWIoTtATG0oHboUAMwKP2B9gyvK7-8mNoCuahFD1wmZVRPMd3SqLhHltww8JW11p1MPvvZUbk/s1600/Estreno+Ucca+Mari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Casa vacanza sicilia sud-orientale" border="0" data-original-height="675" data-original-width="1024" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvXO9fN9HQI5fypEwULEl6i9Ju92lP_p0QflGIkNZV67UYlA_KkSi2YaCwZBUzOA7j6usNWIoTtATG0oHboUAMwKP2B9gyvK7-8mNoCuahFD1wmZVRPMd3SqLhHltww8JW11p1MPvvZUbk/s1600/Estreno+Ucca+Mari.jpg" title="Ucca-Mari" /></a></div>
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Contattiamo il proprietario che ci invita a visitare la <a href="https://www.facebook.com/uccamari/" target="_blank">pagina Facebook dedicata</a>, in modo da avere più informazioni. Sembra davvero un gioiellino! Ci accordiamo per le date e anche per l’affitto di due bici con un seggiolino: quest’anno vogliamo provarci!<br />
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<h3>
UCCA MARI</h3>
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Passano i mesi, giunge il momento tanto atteso delle vacanze e, dopo un lungo viaggio, raggiungiamo <b>Santa Maria del Focallo </b>(o più precisamente Marza, sono due frazioni di Ispica che si fondono una con l'altra tanto da sembrarne una unica). Tempo di pensare ancora una volta <i>“speriamo che esista davvero!”</i> ed eccola lì, inconfondibile. Salvatore, il gentilissimo proprietario, ci accoglie mostrandoci <i>"Ucca Mari"</i>, questo il nome dato alla casa. È esattamente come l’avevamo vista nelle foto: incantevole!<br />
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Un ampio terrazzo dotato di tavolino e sedie per mangiare fuori, due “poltroncine” per rilassarsi e una bella vista sul grande orto, da cui gli ospiti possono raccogliere i frutti (questa chicca mi ha conquistata immediatamente!).<br />
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZL5FOV2aABCtHYhs177eu2-SOENFB2SYJtnb-coGH3tFx1hLV1EOv_Bso8K83ZwZTWg89mOEeOf2Bkh41bOAQPxWB7MsopXXcpu2pAl8dOB8_W_ebYg2lHqMlPEeqBt-OuB64fz8lQRP1/s1600/Terrazzo+Ucca+Mari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Casa vacanza Sicilia sud-orientale" border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZL5FOV2aABCtHYhs177eu2-SOENFB2SYJtnb-coGH3tFx1hLV1EOv_Bso8K83ZwZTWg89mOEeOf2Bkh41bOAQPxWB7MsopXXcpu2pAl8dOB8_W_ebYg2lHqMlPEeqBt-OuB64fz8lQRP1/s1600/Terrazzo+Ucca+Mari.jpg" title="Ucca-Mari" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il terrazzino</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZI8Xe7vBOCln-rKhv_zAXNSWNvie1AMPesFZERsBgeADFrJ507o8msIMzP8v_3groSmyurbLCuwc1D63KaegIKf6QhKu_VfIWDDyaalcBqYD_rj9taEujrFqOig5Y_V6mdFU6U08Bx6A9/s1600/Fichi.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZI8Xe7vBOCln-rKhv_zAXNSWNvie1AMPesFZERsBgeADFrJ507o8msIMzP8v_3groSmyurbLCuwc1D63KaegIKf6QhKu_VfIWDDyaalcBqYD_rj9taEujrFqOig5Y_V6mdFU6U08Bx6A9/s1600/Fichi.jpeg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fichi appena raccolti</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Il nostro è un monolocale arredato con cura e molto funzionale, perfetto per noi tre: zona giorno con divano letto e cucina, frigo spazioso (con tanto di freezer), camera da letto e bagno. Tutto nuovissimo e molto luminoso. Ci sono altri tre appartamenti di maggiori dimensioni, così da poter accogliere famiglie o amici di numero diverso.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGB0rrpAgeLZtle8u43vsn0DmIkNIogINuedbvduAYeMrPU6S9Z47p-iJE6DewvH2FYyXzwttNKfGhdOXaWXqcoyvDaAm3ZooRbhmNtcABvBCNnSqdEV8AZ82TjCMhoVERyWUyyWqy2qik/s1600/Interno+2+Ucca+Mari.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Casa vacanza Sicilia sud-est" border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGB0rrpAgeLZtle8u43vsn0DmIkNIogINuedbvduAYeMrPU6S9Z47p-iJE6DewvH2FYyXzwttNKfGhdOXaWXqcoyvDaAm3ZooRbhmNtcABvBCNnSqdEV8AZ82TjCMhoVERyWUyyWqy2qik/s1600/Interno+2+Ucca+Mari.JPG" title="Ucca-Mari" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Particolare della camera da letto</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivELtxkL_7TuQ7aSLOU7q9klLGIoH5HW9WGgsglbqYBrhDjZTfUVzJMTkLYvbBgN2oCUJXe5VkqfVMglApwDdnywCikYROuKLatpmeQGhcRhgHD767xawb13i49B6yHwsluPOYSOjalpEX/s1600/Interno+Ucca+Mari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="Casa vacanza Sicilia sud-est" border="0" data-original-height="500" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivELtxkL_7TuQ7aSLOU7q9klLGIoH5HW9WGgsglbqYBrhDjZTfUVzJMTkLYvbBgN2oCUJXe5VkqfVMglApwDdnywCikYROuKLatpmeQGhcRhgHD767xawb13i49B6yHwsluPOYSOjalpEX/s1600/Interno+Ucca+Mari.jpg" title="Ucca-Mari" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Zona giorno</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Salvatore ci mostra anche la piscina riservata ai quattro appartamenti, che completa la cornice di quello che è evidentemente un angolo di paradiso. Inutile sottolineare quanto Beatrice l'abbia apprezzata, vero?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfxiWcl8Jc2FgqK_XyRgfRquail7I_ToTqm0bTabJOE9QvTjXaDTDicrgn2sbytUUTBjwATLzjMQI8xl1o67EOHeNkUQgXAfqA3iHk5QCI7i5TfeBLfdaLMQXWwYHQ4WSdtm7FYMKFsqaT/s1600/piscina-Ucca-Mari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Casa vacanza sud-est Sicilia" border="0" data-original-height="560" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfxiWcl8Jc2FgqK_XyRgfRquail7I_ToTqm0bTabJOE9QvTjXaDTDicrgn2sbytUUTBjwATLzjMQI8xl1o67EOHeNkUQgXAfqA3iHk5QCI7i5TfeBLfdaLMQXWwYHQ4WSdtm7FYMKFsqaT/s1600/piscina-Ucca-Mari.jpg" title="Ucca-Mari-piscina" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Come se non bastasse, ad attenderci in casa troviamo tre squisitissimi cannoli siciliani, acqua, bibite, frutta fresca, latte e qualche dolcino per la colazione. Quando si dice trattare bene i clienti!</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ffhj0qp-ZsZi-g7a0xlLrXWSQXurnnl3Fum6Aca91gAbrJ0Ux9BrkREaQGY5NdBxcc4YFW0fS6xyMTvfQa5bWB5TFOI3eIpu8K8Pf94dJN55NMBMvr5EgzxWg2a9PK-GZx5jNkDZk4js/s1600/Cannolo.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Casa vacanza sicilia sud-orientale" border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7ffhj0qp-ZsZi-g7a0xlLrXWSQXurnnl3Fum6Aca91gAbrJ0Ux9BrkREaQGY5NdBxcc4YFW0fS6xyMTvfQa5bWB5TFOI3eIpu8K8Pf94dJN55NMBMvr5EgzxWg2a9PK-GZx5jNkDZk4js/s1600/Cannolo.JPG" title="cannolo-siciliano-dindalon" /></a></div>
<br />
<br />
<h4>
I DINTORNI DI UCCA MARI</h4>
</div>
<div>
La zona è molto tranquilla, come piace a noi. Lontano dal caos, da strade trafficate, da locali rumorosi. Ogni mattina, per chi lo desidera, passano dei furgoncini a distribuire pane, focacce, brioches e, a giorni alterni, anche pesce, ortaggi e formaggi. Una grande comodità! Un giorno abbiamo preso la ricotta calda: non vi dico la goduria!</div>
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<br /></div>
<div>
Le prime spiaggette si raggiungono a piedi in 5 minuti, ma noi, carichi di borse, ci siamo sempre spostati in bici o in auto, perché anche i dintorni sono splendidi e vale la pena visitarli. Santa Maria del Focallo si trova infatti in un <a href="https://www.dindalon.it/2016/08/sicilia-sud-orientale-appunti-di-viaggio.html" target="_blank">punto strategico per esplorare tutto il ragusano, nonché il siracusano.</a><br />
<h4>
<br />I PROPRIETARI </h4>
Vi ho parlato di Salvatore, ma della casa se ne occupano anche i suoi genitori e sono tutti estremamente <b>disponibili e discreti</b>, che non è cosa da poco! Abitano a pochi passi dalla villetta e, per qualunque problema, possono arrivare in un batter d'occhio.<br />
<br />
Insomma, questa è la zona della sicilia che più amiamo, e ora abbiamo anche trovato una bella casa e delle splendide persone ad accoglierci, per cui torneremo senza alcun dubbio e senza più la necessità di ricerche infinite e scongiuri per non prendersi fregature!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhklHq3jZAsPqSNtBNOj_09xzMSB4bJqbki-zpFSSpimZHDFe3lJmigh3cU-wpHFzuWhKc3D07kWptYaP0Cr7aX3Fkej_QTEyv7cQTYR3tp9knkLXKHxUj6CFiLREVzLa0id1tt50xfSn0X/s1600/Esterno+Ucca+Mari.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Casa vacanza sicilia sud-est" border="0" data-original-height="568" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhklHq3jZAsPqSNtBNOj_09xzMSB4bJqbki-zpFSSpimZHDFe3lJmigh3cU-wpHFzuWhKc3D07kWptYaP0Cr7aX3Fkej_QTEyv7cQTYR3tp9knkLXKHxUj6CFiLREVzLa0id1tt50xfSn0X/s1600/Esterno+Ucca+Mari.jpg" title="Ucca-Mari" /></a></div>
<br /></div>
<br />
Se volete informazioni più dettagliate e aggiornate vi consiglio di seguire la <a href="https://www.facebook.com/uccamari/">pagina Facebook</a> di Ucca Mari e il nuovissimo <a href="https://www.instagram.com/uccamari/">profilo Instagram</a>: vi avviso che vi verrà una voglia irrefrenabile di partire immediatamente!Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-31628543778740722002018-09-24T11:05:00.000+02:002018-09-24T11:05:52.445+02:00L'inserimento (troppo rapido) nella scuola dell'infanzia<h3>
Oggi vorrei parlarvi di un argomento che sento tantissimo e su cui sono fortemente convinta che si debba intervenire: L'INSERIMENTO NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA.</h3>
<div>
Voglio sperare che questo non sia un problema che riguarda tutte le scuole, ma qualcosa mi dice di si.<br />
<br />
<div>
A cosa mi riferisco? Mi riferisco ai <b>tempi troppo ristretti</b> di inserimento dei bambini nel nuovo ambiente scolastico. O, meglio ancora, ai <b>tempi che devono essere uguali per tutti e, dunque, non adattabili alle esigenze del singolo bambino.</b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nella scuola che frequenta Beatrice funziona così: i primi due giorni i bambini trascorrono un paio d'ore all'asilo insieme ai genitori. Il terzo giorno rimangono soli per lo stesso tempo, il quarto e quinto giorno si fermano fino a dopo pranzo. Dal primo giorno della settimana successiva rimangono anche a dormire. C'è sicuramente la disponibilità dell insegnanti di giocare un po' sui tempi del pranzo e della nanna, ma non sulla presenza del genitore.<br />
Parlo della sua scuola perché conosco gli orari nel dettaglio e perché sono sicuramente rimasta scottata dal <a href="https://www.dindalon.it/2016/09/capitolo-scuola-3-linserimento.html" target="_blank">nostro inizio</a>, ma alcune mie amiche mi raccontano che funziona allo stesso modo anche nelle scuole che frequentano i loro bambini.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ora, <b>vogliamo veramente dire che un bambino di tre anni al terzo giorno di inserimento sia pronto a rimanere in un posto completamente nuovo, circondato da sconosciuti?</b> Dai, non raccontiamocela. Persino il bambino più socievole del mondo avrà un minimo di difficoltà, posso affermarlo con assoluta certezza. Piangono addirittura i bambini che arrivano dal nido, che quindi sono già abituati al distacco dalla mamma e al sistema scolastico.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Si tende a pensare che è normale che piangano e che poi si abitueranno. Certo, è così.</div>
<h4>
Il bambino si adatta perché capisce di non avere alternative. </h4>
<h3>
Perché, invece, non creare le condizioni ideali affinché questo bambino scopra il piacere di essere lì? Perché non gli si può permettere di conoscere meglio le persone che si occuperanno di lui, i compagni e tutte le grandi novità, accompagnati da una figura che gli può dare più sicurezza in questo nuovo inizio?</h3>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgduSlnBmCMJTpogC5L1VGviIvX22xhydFUwg29g-HoOxWH-7RSwHQHwkQki09AZ61r8_p0uyb8rhlE2dJRuIaioOXzZiyoXbbEN7VUuE826X0WI4JpHKHa7EdW0meX-9bdXR_X_pHkexz6/s1600/camminando.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="L'inserimento troppo rapido nella scuola dell'infanzia" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgduSlnBmCMJTpogC5L1VGviIvX22xhydFUwg29g-HoOxWH-7RSwHQHwkQki09AZ61r8_p0uyb8rhlE2dJRuIaioOXzZiyoXbbEN7VUuE826X0WI4JpHKHa7EdW0meX-9bdXR_X_pHkexz6/s1600/camminando.jpeg" title="inserimento-scuola-accompagnare" /></a></div>
<div>
Ci va un minimo di tempo affinché la figura di riferimento diventi una maestra, non si può pretendere che questo avvenga dall'oggi al domani.<br />
<br />
Mi è stato detto che non vogliono i genitori all'interno della struttura per più tempo per non destabilizzare gli altri bambini. <b>E al nido come si pensa che facciano?</b> In un asilo nido, l'inserimento con il genitore dura molto di più, anche due settimane, durante le quali si va a diminuire il tempo trascorso insieme per aumentare quello in cui i piccoletti rimangono da soli. <b>Gradualmente.</b> E parliamo sì di bambini di pochi mesi, ma anche di bambini di due anni, due anni e mezzo. Cosa cambia da un bambino di due anni a uno di tre? Volete dirmi che quest'ultimo è così emotivamente più grande e maturo? Io dico di no. E degli altri bambini del nido, quelli che frequentano già e si trovano lì per giorni e giorni insieme ai genitori di quelli nuovi, cosa vogliamo dire? Loro, più piccoli e meno consapevoli, possono "sopportare" queste presenze, mentre i bambini della scuola dell'infanzia no?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Sapete che in un asilo che avevo visitato quando dovevo decidere dove iscrivere Beatrice la maestra aveva precisato che gli <i>"anticipatari"</i> (i bambini che iniziano prima, a gennaio anziché a settembre, e che quindi non hanno ancora compiuto tre anni) non è previsto neanche un giorno di inserimento, per non destabilizzare gli altri? A me sembra follia. È stata la frase che mi ha fatto scegliere per il no. Seppur non toccasse noi in prima persona questo approccio mi ha gelato.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Non voglio discutere i genitori che non possono prendersi più tempo per un inserimento graduale, ci mancherebbe, ma laddove ce ne sia la possibilità io dico che bisognerebbe sfruttarla.</div>
<div>
<br /></div>
<h4>
Se i bambini sono inseriti serenamente non possono che giovarne tutti quanti: bimbi, genitori e maestre!</h4>
</div>
<style type="text/css">
@page { margin: 2cm }
p { margin-bottom: 0.25cm; line-height: 115% }
</style>Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-80218139976181962822018-09-10T09:45:00.001+02:002018-09-10T09:45:43.899+02:00Cartaceo Vs digitale: la mia esperienza<h4>
Viviamo in un’epoca in cui il digitale ha preso il sopravvento e dove, io per prima, mi sono fatta beatamente risucchiare da questo vortice, già predisposta in tempi non sospetti. </h4>
<br />
Devo confessarvi, infatti, che già da bambina adoravo giocare con videogames (dal mitico <i>tetris</i>, al <i>Gameboy</i>, ai giochini vari per <i>PC</i> e <i>PlayStation</i>), <i>Tamagotchi</i> e computerino della Casio (si chiamava <i>My Magic Diary</i>, l’ho ritrovato da poco a casa di mia mamma, ditemi che lo conoscete e mi sentirò meno vecchia!).<br />
<br />
La passione per lo <i>smanettamento</i> digitale è rimasta e ora con smartphone e computer ci lavoro persino e utilizzo il primo per moltissime cose, come tutti voi, suppongo! Personalmente prendo addirittura appunti per il blog nelle note, quando mi vengono delle idee fulminee da fissare prima che svaniscano nel nulla.<br />
<br />
<h4>
Ma ci sono ancora alcune cose per cui, per quanto mi riguarda, prevale la preferenza per il cartaceo. </h4>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG5YI44a6f4ECNTbQMN9_zx56_QirqqZHO11mJ0Eb8COURKc7rb-IiDMmes-lOk3RwpsF3DmglU2sfbRqM7nrTUmuWHsW3qVMvphmC0oereqFO4HuY88gHsN0pTpvJqiH4VAlePm-7vGWj/s1600/Bic_Dindalon.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Cartaceo Vs digitale" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG5YI44a6f4ECNTbQMN9_zx56_QirqqZHO11mJ0Eb8COURKc7rb-IiDMmes-lOk3RwpsF3DmglU2sfbRqM7nrTUmuWHsW3qVMvphmC0oereqFO4HuY88gHsN0pTpvJqiH4VAlePm-7vGWj/s1600/Bic_Dindalon.jpeg" title="Bic-gelocity-illusion-dindalon" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<b><br /></b>
<b>La lista della spesa</b>, per esempio. Quella la scrivo su di un foglietto. Per poi maledirmi quando lo dimentico a casa, ma qui è un altro discorso.<br />
<br />
<b>I libri.</b> Ce l’ho il Kindle, ma non è scattato l’amore. Comodo, leggero. Ma quella sensazione di carta tra le dita e di libri collezionati ed esposti nella libreria mi manca troppo. Diciamo che posso fare un po' e un po'.<br />
<br />
Alcune <b>ricette</b>, quelle che preparo più spesso, le ho trascritte su un quadernino. Lo trovo più comodo da usare nel momento in cui cucino qualcosa (lo so, sono antiquata!).<br />
<br />
E poi non dimentichiamo <b>l’agenda</b>. So che ci sono applicazioni favolose e Google Calendar e qualsivoglia cosa, ma io ho bisogno dell’agenda cartacea. Settimanale. Voglio tutto in bella vista, scritto e riscritto, sottolineato e colorato.<br />
A proposito di questo, ho recentemente testato le <b>nuove penne BIC Gelocity Illusion</b>, cancellabili e ricaricabili. Sono molto carine, anche perché hanno otto diversi colori che aiutano, nel mio caso, a diversificare e rendere più visibili le cose che appunto sull'agenda. Apprezzo che siano totalmente cancellabili, così le pagine non rimangono piene di scarabocchi e pieghe: l'ideale quando non si ha troppo spazio a disposizione, e poi rimane anche più ordinato, ché di disordinata ci sono già io.<br />
<br />
Insomma, sono tanto all'avanguardia quanto antiquata: ditemi, è l'inizio della vecchiaia?<br />
<br />
<br />
#BICGelocityIllusion #ScriviCancellaRiscrivi #advertisingDindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-2289395716312982532018-09-07T14:00:00.000+02:002018-09-07T14:00:06.457+02:00Come riciclare la plastica in modo creativo - I tappi<div>
Avete già letto il post precedente con la mia semplice idea su <a href="https://www.dindalon.it/2018/07/come-riciclare-plastica-bottiglie.html" target="_blank">come riciclare una bottiglia di plastica</a> creando con i vostri bimbi un simpatico vaso?</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Come vi accennavo, ritengo che sia giunto il momento di prendere coscienza dei disastri ambientali provocati da un uso smodato della plastica. Ognuno di noi può e deve fare qualcosa, compreso educare i bambini a riguardo. Loro sono il nostro futuro!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Oggi, quindi, vi propongo il secondo <b>gioco </b><b style="font-style: italic;">"ricicloso"</b>, ma prima voglio farvi una premessa: <b>sono contraria ad insegnare a leggere o a scrivere prima del tempo. </b>Troppi bambini arrivano alla scuola primaria con un sacco di nozioni che imparerebbero proprio lì, in quella sede, togliendo interesse verso argomenti che, a quel punto, già conoscono. Il rischio di ritrovarli annoiati, soprattutto durante il primo anno, è altissimo. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ma c'è un aspetto importante da tener presente: <b>il tempo di apprendimento e di interesse varia da bambino a bambino.</b> C'è quello che a quattro anni chiede di cosa è fatta la Luna e quanto è grande il sole, quello che a tre vuole sapere come si dice <i>"Come ti chiami?"</i> in inglese, quello che vorrebbe sapere come si scrive il suo nome.<br />
<br />
E qui potrei aprire una parentesi immensa sulla scuola dei miei sogni, una scuola che possa assecondare i tempi di ciascuno di loro senza decidere che il giorno "x" TUTTI impareranno l'alfabeto o le tabelline. Ma andiamo oltre.<br />
<br />
Torniamo alle curiosità dei bambini: <b>per quanto mi riguarda, mi piace sfruttare il desiderio di conoscere del momento e dare risposte a quelle domande.</b></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Nasce così l'idea di questo gioco con i tappi delle bottiglie.<br />
<br /></div>
<div>
<h4>
CONOSCIAMO L'ALFABETO</h4>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrYFRGq4DTy7WGMnFyypeurd4O0Mp6GI5vjrHxSGjuTBCGar6NClCxB79sT_no_1s68zXI2-Eq1bKir_hPVyaQGdm2iKs8c00iMIN1XJXjI3tNLTwiyQ1LnrQvzAkG3mUBoBkcgGCAwB9Z/s1600/Tappi-plastica-Dindalon.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrYFRGq4DTy7WGMnFyypeurd4O0Mp6GI5vjrHxSGjuTBCGar6NClCxB79sT_no_1s68zXI2-Eq1bKir_hPVyaQGdm2iKs8c00iMIN1XJXjI3tNLTwiyQ1LnrQvzAkG3mUBoBkcgGCAwB9Z/s1600/Tappi-plastica-Dindalon.jpeg" /></a></div>
<div>
<br /></div>
<div>
Ho scritto una lettera dell'alfabeto sopra ogni tappo e creato altrettante sagome con uno spazio vuoto e uno riportante una lettera, come potete vedere dalla foto. Il gioco consiste nel pescare i tappi e posizionarli accanto alla lettera corrispondente. Per una fase più avanzata si possono proporre anche lettere in stampatello minuscolo o corsivo.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Semplice, ma carino, vero?</div>
Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-60727041427957449402018-08-24T10:43:00.002+02:002018-08-24T10:46:45.287+02:00Tristezza da fine vacanze e un consiglio per tutti<br />
<div class="MsoNormal">
Oggi vi scrivo direttamente dal mare. Se mi seguite sui
social saprete che quest’anno siamo tornati in <b>Sicilia</b>, per noi una certezza. </div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Siamo partiti dal nostro amato e selvaggio ragusano, con le sue caratteristiche
spiagge lunghe di sabbia fine e dorata, bagnate dal suo mare verde smeraldo,
per arrivare al trapanese, le cui spiagge diventano bianche regalando all’acqua
uno splendido colore azzurro e limpido</b>. Siamo passati da un estremo all'altro
dell'isola, insomma!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
In questo preciso istante ci troviamo nel centro storico di<b>
Marsala</b>, una bella città che non avevamo ancora visitato e che si affaccia
direttamente sul mare, da cui si vedono nettamente tutte e tre le isole Egadi
in tutto il loro splendore, e da cui si può godere un meraviglioso e suggestivo
tramonto, caratterizzato dai famosi mulini a vento delle saline che rendono il
tutto ancora più magico (e noi stiamo attendendo di poterlo ammirare senza
nuvole all'orizzonte!).<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiGrsR7UTI5p4FNvZNZpe-0zQHhRh5BBRBGu-uMfA5fQmwpjwbKavyNJ8QuM1K9ver-W4h2LxjdTQXdu4wFQ96jXbYtf2tXqabORakxeB406RfoFVGNfdlIBn8Xvk83__LMXqst4GC7W7/s1600/Beatrice_Noto_Dindalon.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiiGrsR7UTI5p4FNvZNZpe-0zQHhRh5BBRBGu-uMfA5fQmwpjwbKavyNJ8QuM1K9ver-W4h2LxjdTQXdu4wFQ96jXbYtf2tXqabORakxeB406RfoFVGNfdlIBn8Xvk83__LMXqst4GC7W7/s1600/Beatrice_Noto_Dindalon.png" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Se dovessi scegliere un colore in particolare per descrivere
la nostra bella vacanza, dunque, non sarebbe così semplice, ma ci proverò
ugualmente attraverso questa foto scattata a Beatrice dall’incantevole
<b>Cattedrale di Noto</b>, perché ho intenzione di partecipare al concorso <a href="https://ilcoloredellatuaestate.eurospin-viaggi.it/">“IL COLORE DELLA TUA
ESTATE”</a> di Eurospin Viaggi che mette in palio nientemeno che 2000 euro per
un buono viaggio (musica per le mie orecchie da vagabonda!). <o:p></o:p></div>
<h4>
Per quanto mi riguarda, pensare e sognare un nuovo viaggio è
sempre il metodo migliore per scongiurare la tristezza da rientro, che vedo
avvicinarsi inesorabilmente.</h4>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Se non dovesse andarmi bene posso comunque contare su
Eurospin Viaggi, che garantisce un ottimo rapporto qualità prezzo per le
vacanze che propone. Ho scoperto che moltissimi viaggi (il 90%!) sono gratis
per bambini fini a 7-8 anni, e altri prevedono comunque riduzioni o sconti per
i bambini più grandi. E, nel caso in cui si abbia la possibilità di prenotare
con largo anticipo, si può usufruire anche dello sconto del 20% e di altri
vantaggi. <o:p></o:p></div>
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Quindi se, come me, soffrite a chiudere serenamente il
capitolo vacanze, vi consiglio di pensare intensamente ad un nuovo viaggio e
tentare la sorte partecipando al concorso di Eurospin Viaggi: chissà che il
fortunato vincitore non sia fra di noi!<o:p></o:p></div>
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Fatemi sapere ;)<o:p></o:p></div>
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#eurospinviaggi #ilcoloredellatuaestateDindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-25436993123398779322018-07-27T14:26:00.000+02:002018-07-27T14:26:16.785+02:00Dove trovare una babysitter?Forse non tutti di voi sanno che quando è nata Beatrice <a href="https://www.dindalon.it/2016/02/io-mamma-aliena-tempo-pieno.html" target="_blank">ho lasciato il mio lavoro</a> di educatrice, per svariati motivi.<br />
Innanzitutto <b>un peso emotivamente insopportabile</b>, per me, al solo pensiero di lasciare lei per trascorrere il mio tempo con altri dodici bambini. <b>Nessuna scusa di staccare </b>un po' per ritornare da lei più fresca, visto il punto precedente. <b>Nessun ritorno economico</b> per cui valesse la pena tenere duro (stendiamo un velo pietoso sulla paga di un'educatrice non statale, 'ché le signore delle pulizie - sempre siano lodate - prendono di più). <b>Orari incompatibili</b>, soprattutto considerando la mancanza di disponibilità di mio marito che lavora lontano e nessun altro aiuto, per lo meno non costante come sarebbe stato necessario.<br />
<br />
Come avrei fatto ad essere al lavoro alle sette e mezza del mattino? Dove avrei messo la bambina? Qui la maggior parte degli asili nido apre alle sette e mezza, proprio come quello in cui lavoravo io.<br />
<br />
Visti gli orari, dunque, avrei dovuto appoggiarmi anche ad una <b><a href="https://www.babysits.it/babysitter/ricerca/" target="_blank">babysitter</a></b>. A questo punto tornate a leggere più su, dove vi accenno della mia paga. Nido + babysitter = superato di gran lunga la mia entrata economica. Per non parlare degli inevitabili periodi di malattia.<br />
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Niente, nel mio caso non sarebbe stato possibile neanche volendolo.<br />
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Ma chi, per scelta o per necessità, rientra a lavoro... come fa? </h4>
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Chi non ha i nonni disponibili, spesso e volentieri non potrà contare solo sull'asilo e dovrà pensare anche ad una babysitter. E qui sorge una domanda: <b>come si trova una babysitter affidabile?</b><br />
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Ho scoperto che esiste un portale dedicato proprio a questo: si chiama <a href="https://www.babysits.it/" target="_blank">Babysits</a>. </h4>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKLlQA2VdWf0cYu4KBE8b4JvoPaohKGhxOLftJ3looxx7wf3qxJueHedIV0DtpIy1BT3Wof1C_wa5EQ6rqHQMxav_QCYMdU4eGKIYSQlgVUyp7Sju8TPALTICgrDBAcR_hp5WJkmPgpd4f/s1600/Babysits.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="398" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKLlQA2VdWf0cYu4KBE8b4JvoPaohKGhxOLftJ3looxx7wf3qxJueHedIV0DtpIy1BT3Wof1C_wa5EQ6rqHQMxav_QCYMdU4eGKIYSQlgVUyp7Sju8TPALTICgrDBAcR_hp5WJkmPgpd4f/s1600/Babysits.png" /></a></div>
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Babysits è comodissimo perché si può cercare la babysitter che più ci aggrada inserendo <b>moltissimi parametri</b> come la zona di riferimento, ovviamente, ma anche la fascia d'età, l'esperienza, la disponibilità lavorativa nell'arco della settimana e altri dettagli per sapere se ha già dei figli, se fuma, se parla altre lingue e quali, se ha la patente. <b>Tutte informazioni che ritengo davvero utili per inquadrare al meglio una persona che non si conosce e facilitare la scelta.</b><br />
<br />
Ogni babysitter registrata ha un profilo con una descrizione su chi è e qualche informazione in più sulle sue specialità, gli orari in cui è disponibile, la paga che richiede. A questo punto, una volta trovata la persona che più si addice alle nostre esigenze, possiamo contattarla attraverso il servizio di messaggistica del sito e fissare un colloquio.<br />
<br />
C'è anche una modalità diversa per cui è il genitore a creare un proprio profilo sul sito e la sua offerta di lavoro, e saranno poi le babysitter interessate alla proposta a mettersi in contatto con il genitore.<br />
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Mi ritengo molto fortunata ad aver potuto trascorrere i primi tre anni di vita di Beatrice insieme a lei. L'ho desiderato tanto e non ringrazierò mai abbastanza mio marito per avermi appoggiato e sostenuto in questa scelta. Ma, appunto, sono tra le poche fortunate. E quando, per qualunque motivo, ci si ritrova, invece, a dover lavorare, molto spesso non si sa dove sbattere la testa. Ed ecco che questo portale può decisamente fare al caso nostro 😊</div>
Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-58946850653905872522018-07-09T15:03:00.000+02:002018-09-19T11:59:33.072+02:00Come riciclare la plastica in modo creativo - Le bottiglie<h3>
Come saprete, quest’anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente è stata dedicata alla lotta all'inquinamento dovuto alla plastica, vista la gravità della situazione. Ognuno di noi, nel suo piccolo, DEVE fare qualcosa. Perché le rivoluzioni e i cambiamenti, in fondo, partono dal basso. </h3>
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È da qui che nasce il <a href="https://www.goodfoodlab.it/consigli-per-ridurre-plastica/" target="_blank">progetto della mia amica Cristina di GoodFoodLab</a>, che ha studiato a fondo questa tematica. L'invito è quello di prendere coscienza sui danni ambientali - ma anche danni alla salute di ognuno di noi - provocati dalla plastica.</div>
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Io ho coinvolto Beatrice. Le ho raccontato di come le tartarughe marine spesso ingeriscano i sacchetti di plastica confondendoli con le meduse, loro prede abituali, e di come questo porti loro problemi molto gravi e, spesso, a morire. Le ho parlato anche della famosa isola di plastica che si è creata nell'oceano Pacifico grazie ai nostri rifiuti. Dopodiché le ho proposto un paio di <span style="font-weight: bold;">giochi<i> "riciclosi"</i></span>, perché attraverso il gioco i bambini possono imparare tantissimo.</div>
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UN BUFFO VASO DI PLASTICA</h4>
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Noi siamo fortunati, a casa nostra si può bere l’acqua del rubinetto. Quando abbiamo trascorso <a href="https://www.dindalon.it/2018/06/hotel-dei-fiori-alassio-family-friendly.html" target="_blank">qualche giorno in Liguria</a>, però, siamo stati costretti ad acquistare qualche bottiglia di plastica, come spesso accade quando siamo fuori casa. In genere le riutilizzo per bere di notte, o quando siamo fuori casa.<br />
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Questa volta, però, ne ho riciclata una per farci un’attività carinissima con Beatrice. </h4>
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L’ho tagliata alla base e lei l’ha riempita di terra per poi aggiungerci dei semini di erba.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQDv4KG47owTzlh502O_FsHL960vAqAEiHydDh2sqkIMhyphenhyphenJBQ5AJvSOuIpngWNZat5ZwlYW1CnKcYyUlE1Lxc4h5ZfLS1_xcNCQSQONVFduuHDGexwIRtkK-kPxZsNAuN72jLPnJNBr5gQ/s1600/vaso-plastica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="come riciclare una bottiglia di plastica con i bambini" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQDv4KG47owTzlh502O_FsHL960vAqAEiHydDh2sqkIMhyphenhyphenJBQ5AJvSOuIpngWNZat5ZwlYW1CnKcYyUlE1Lxc4h5ZfLS1_xcNCQSQONVFduuHDGexwIRtkK-kPxZsNAuN72jLPnJNBr5gQ/s1600/vaso-plastica.jpg" title="riciclare-plastica-bambini" /></a></div>
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Una volta cresciuta l'erbetta abbiamo incollato con la colla vinilica il tappo della bottiglia al posto del naso e degli occhietti creati ad hoc su un ritaglio di carta, e guardate che buffo personaggio che ne è uscito!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7o6hcvcM8ZSjS0zcbVkhnX8OpjOm8HURSLCaE-iYcd1vcc_UQItUdTtu1phomGd87F_heJ_JOhJhAxUP9RHdcchfwJS6Uy3iCM8Tw1RQyzVY5wd6iu7C3wgw2-uv1wX9DI22y1iLdJPF/s1600/Vaso-plastica.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="come riciclare una bottiglia di plastica con i bambini" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid7o6hcvcM8ZSjS0zcbVkhnX8OpjOm8HURSLCaE-iYcd1vcc_UQItUdTtu1phomGd87F_heJ_JOhJhAxUP9RHdcchfwJS6Uy3iCM8Tw1RQyzVY5wd6iu7C3wgw2-uv1wX9DI22y1iLdJPF/s1600/Vaso-plastica.jpg" title="riciclare-plastica-bambini" /></a></div>
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Ora lei si diletta anche a fargli da parrucchiera 😉</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiup3JVXRvrCP7OPUyztr9vtPNm2_B4v96Bh3gUXOk3qB8edIAlhtSuIMtDDrwO-XqfRrqez4XAuZQehch6RsD0UD_GTTsohb_vJEop4XqSsEOhFvjTObOJjTMPMdIPx3PUveSAst8o-HlW/s1600/vaso-plastica%25282%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="riciclare una bottiglia di plastica con i bambini" border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiup3JVXRvrCP7OPUyztr9vtPNm2_B4v96Bh3gUXOk3qB8edIAlhtSuIMtDDrwO-XqfRrqez4XAuZQehch6RsD0UD_GTTsohb_vJEop4XqSsEOhFvjTObOJjTMPMdIPx3PUveSAst8o-HlW/s1600/vaso-plastica%25282%2529.jpg" title="riciclo-plastica-bambini" /></a></div>
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Cosa ne dite? Fatemi sapere se lo farete anche voi!<br />
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A presto con <a href="https://www.dindalon.it/2018/09/come-riciclare-plastica-tappi.html" target="_blank">il secondo gioco</a>! 😉Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-64177826938976442872018-06-21T12:32:00.000+02:002018-06-21T19:35:00.062+02:00Mettilo giù che così lo vizi<h3>
Torniamo a parlare di "vizi", <a href="https://www.dindalon.it/2016/03/p-margin-bottom-0_31.html" target="_blank">un argomento che mi sta molto a cuore</a>. </h3>
<br />
Quanti di voi si sono sentiti dire <i>"mettilo giù che così lo vizi"</i> almeno una volta nella vita? Io direi tutti. Sbaglio?<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuDQr3pl971JpxQLgS4dwGfMJvId6HGeuB30WOE3M3A3F9w-nJNRRbHN4IVnRo6PW2Ecr_Krx3ijLS-Lq4VyfkWTWnVR1gvQi90ieqLJBE2S_IojKShz4LU6kMn6QFCA30ZcGZdEtZjw0c/s1600/contatto-neonato.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="il bisogno del contatto del neonato" border="0" data-original-height="560" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuDQr3pl971JpxQLgS4dwGfMJvId6HGeuB30WOE3M3A3F9w-nJNRRbHN4IVnRo6PW2Ecr_Krx3ijLS-Lq4VyfkWTWnVR1gvQi90ieqLJBE2S_IojKShz4LU6kMn6QFCA30ZcGZdEtZjw0c/s1600/contatto-neonato.jpg" title="contatto-neonato" /></a></div>
<br />
<h4>
Qualcosa si sta muovendo, ma la convinzione che tenere in braccio i bambini sia sbagliato è ancora tanto radicata, nonostante negli ospedali stessi, negli ultimi anni, siano cambiati completamente i protocolli.</h4>
Questo basterebbe a farci riflettere.<br />
Basta pensare al <b>contatto pelle a pelle</b> (chiamato anche <i>skin-to-skin</i>) che viene praticato (spero) ormai dovunque, durante le prime ore dopo la nascita. Oppure al <b><i>"rooming-in",</i></b> ovvero la presenza costante del bambino nella stanza della mamma, CON la mamma. Per una vicinanza continua, senza separarli come avveniva fino a non molto tempo fa.<br />
La mia generazione - e parlo di poco più di trent'anni fa - veniva ancora allontanata dalla mamma durante la degenza almeno per la notte, se non di più. In seguito a studi di neurobiologia e neuropsicologia, invece, hanno capito l'importanza di questo contatto continuo e gli ospedali sono i primi ad essersi adeguati.<br />
<br />
<h3>
Il bisogno di contatto del neonato è un bisogno primario tanto quanto quello di essere nutrito.</h3>
<br />
Risulta addirittura essenziale con i bimbi nati prematuri, che in questo modo hanno molta più probabilità di sopravvivere e di crescere scongiurando patologie importanti. Avete mai sentito parlare della <b>Kangaroo Care</b>? Viene chiamata anche <i>marsupio terapia,</i> e si tratta proprio di tenere addosso i bimbi nati pre-termine per poterne regolare la temperatura corporea, il respiro, per allattarli e stimolarli attraverso il contatto pelle a pelle con la mamma, ventiquattr'ore su ventiquattro.<br />
<br />
<h4>
Durante un corso che sto seguendo proprio in questo periodo mi è stato ricordato che il bambino viene al mondo quando la dimensione cranica ha raggiunto la misura oltre la quale non potrebbe più passare dal canale del parto, ma il suo sviluppo neurologico non è ancora giunto a termine. </h4>
<br />
Tant'è vero che, contrariamente a molti cuccioli di altre specie, il cucciolo d'uomo è ancora completamente dipendente dai genitori senza i quali non potrebbe sopravvivere. Si parla di <b>"esogestazione"</b>, ovvero i (circa) nove mesi successivi alla nascita durante il quale il bambino arriva GRADUALMENTE alla maturazione completa. Nove mesi in cui, soprattutto inizialmente, ricercherà quel contenimento, quel dondolio (da qui "dindalon" 😉) e quel calore che lo hanno accompagnato per tutta la sua vita uterina e che gli daranno sicurezza, conforto e gli permetteranno di crescere sentendosi amato e compreso. E questo può ritrovarlo solamente attraverso le braccia della mamma (o della figura che se ne prende cura).<br />
<br />
I neonati, quindi, non sono "furbi" né viziati, sono semplicemente istintivi, frutto di un bagaglio comportamentale che consentiva loro, migliaia di anni fa, di sopravvivere proprio grazie alla vicinanza del genitore.Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-80693510226797123902018-06-12T14:00:00.000+02:002018-06-12T14:00:00.720+02:00L'Hotel dei Fiori di Alassio, quando si dice "family friendly"Come forse qualcuno di voi già sa, il papà di Beatrice lavora spesso in <b>Liguria</b> e lei ed io, ogni tanto, ne approfittiamo per seguirlo. È un modo per passare meno tempo senza di lui e per staccare un po' la spina dal trantran quotidiano, nonché per godere di un po' di aria di mare!<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN7DD_1qqKozp6vzTPN7vXmFgvG1uSFKbBjfEkfEcrHPykFLQ_7Ninc6ZyHzhHlEzXmGf8wLBUZeF67HQzR2Fh51MI8bX19skCQVMVbvQ1O5D8tXlQ3r37dtPnmqIWxLuQBR9aWIXI0GMS/s1600/Alassio_Dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="weekend lungo ad Alassio" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN7DD_1qqKozp6vzTPN7vXmFgvG1uSFKbBjfEkfEcrHPykFLQ_7Ninc6ZyHzhHlEzXmGf8wLBUZeF67HQzR2Fh51MI8bX19skCQVMVbvQ1O5D8tXlQ3r37dtPnmqIWxLuQBR9aWIXI0GMS/s1600/Alassio_Dindalon.jpg" title="dindalon_alassio_spiaggia" /></a></div>
<br />
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Siamo state diverse volte a Genova (sul <a href="https://www.instagram.com/dindalon/" target="_blank">mio profilo Instagram</a> potete vedere molte foto delle nostre gite!), dove lui ha l'ufficio e noi delle amiche, ma l'ultima volta ci siamo spostati ad <b>Alassio</b>.<br />
<h4>
<br />Adoro questi paesini della Liguria dove è tutto a portata di mano, trovo siano l'ideale per le mamme con i bambini che, in questo modo, hanno tutto a portata di mano senza dover utilizzare l'auto. Che libertà!</h4>
<br />
Abbiamo scelto come base l'<a href="https://www.hoteldeifiori-alassio.it/" target="_blank">Hotel dei Fiori</a> e ci siamo trovati splendidamente.<br />
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<h4>
È uno di quegli hotel che definirei assolutamente <i>"</i><b><i>family friendly"</i></b>, ovvero particolarmente adatto alle famiglie con bambini. </h4>
<br />
Beatrice ha cinque anni, non necessita più di chissà quali attenzioni, ma ci sono alcuni dettagli che non possono che far sempre piacere, come il cameriere che il primo giorno le ha regalato un <b>quadernino con delle matite colorate</b> per disegnare. Oppure la mattina in cui ci siamo svegliate troppo tardi, e ci hanno servito la colazione nonostante fossimo decisamente fuori tempo massimo. <b>Sono particolari che fanno la differenza a cui, purtroppo, non siamo poi così abituati.</b><br />
<br />
Ma gentilezza e cortesia non sono le uniche caratteristiche apprezzate di questo hotel, andiamo sul pratico: <b>un angolo giochi dedicato ai bambini!</b><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHqTlUMNxcwCgmhYwCDeTZu2CcumYFAM6cabonT9Reb1RduWL2dcw22OLCunca8u641fCxT8ZbyzIcG_7Rf7IvxurOULjZvPMVMQOLJofHi9nsCf23RuqHb_OUjM1HOd8flz-32DYDsq8M/s1600/angolo_giochi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="l'angolo giochi dell'Hotel dei Fiori di Alassio" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHqTlUMNxcwCgmhYwCDeTZu2CcumYFAM6cabonT9Reb1RduWL2dcw22OLCunca8u641fCxT8ZbyzIcG_7Rf7IvxurOULjZvPMVMQOLJofHi9nsCf23RuqHb_OUjM1HOd8flz-32DYDsq8M/s1600/angolo_giochi.jpg" title="angolo_giochi_hotel_Alassio" /></a></div>
<br />
Pareti di lavagna per poterci scrivere sopra, divanetti, tavolino, libri, pupazzi e chi più ne ha più ne metta! Appena entrati in albergo, la sera stessa in cui siamo arrivati, Beatrice si è piazzata lì, incantata (non ci era mai capitato di trovare un angolo giochi in un hotel prima d'ora!). Hanno anche una vera e propria <b>ludoteca</b> esterna all'albergo, a pochi passi, dove alcune ragazze sono disponibili a prendersi cura dei bambini nel caso in cui i genitori ne abbiano necessità.<br />
<br />
Mi sono informata su altri aspetti riguardanti i bimbi più piccoli, in modo da potervi dare delle <b>informazioni più complete</b>:<br />
<br />
<ul>
<li>forniscono un <b>fasciatoio</b> portatile per il cambio, da poter utilizzare nelle camere </li>
<li>procurano una <b>vaschetta</b> per poter fare più comodamente il bagnetto ai piccolini</li>
<li>i cuochi preparano quotidianamente il brodo vegetale per i pasti dei bimbi in fase di <b>svezzamento</b>, e sono disponibili a richieste personalizzate</li>
<li>nella hall c'è una zona con tavolini e divani in cui poter, eventualmente, <b>allattare</b> comodamente</li>
</ul>
<div>
<br />
Insomma, da tenere presente se si va da quelle parti, e noi contiamo di tornarci presto!</div>
<br />
<i><br /></i>
<i><br /></i><i>Questo post è stato scritto in collaborazione con Baby Pit Stoppers, la più ampia mappatura italiana di locali "family friendly". L'azienda <a href="https://it.holle.ch/it_IT/baby-pit-stoppers" target="_blank">Holle</a> che produce alimenti per bebè biologici, ha deciso di unirsi alla missione di <a href="https://www.babypitstoppers.com/appuntidimamme-baby-pit-stoppers-e-holle-raccontano-i-luoghi-preferiti-dalle-neomamme-2/" target="_blank">Baby Pit Stoppers</a> attraverso una donazione che permette di continuare ad essere al fianco delle neo famiglie offrendo loro un servizio utile e gratuito.</i>Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-15546177289867465402018-06-07T09:00:00.000+02:002018-06-07T09:00:06.284+02:00Cinque anni<h3>
Stai crescendo tanto, e me ne accorgo pur avendoti sotto gli occhi ogni giorno. </h3>
<br />
Non crescono solo le tue lunghe gambe e i tuoi capelli. Stai crescendo dentro. Fai discorsi da grande, ben articolati. Ci sono momenti in cui mi rendo conto di trattarti quasi come un'adulta, e mi devo fermare per realizzare che non lo sei affatto.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Jzxlz1nMNvgWIEwjarMgUJpHBzRHAc3ps-miXaSu42P1yGjvSI88ho02fSkMuGVVz9E3aqMPpIEk3pgayFuZgPXK_F-wQMInpYAicFa8Wt7d7hHPunc2y0dw0MKE4FQbBW11v3voQCXM/s1600/Beatrice.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9Jzxlz1nMNvgWIEwjarMgUJpHBzRHAc3ps-miXaSu42P1yGjvSI88ho02fSkMuGVVz9E3aqMPpIEk3pgayFuZgPXK_F-wQMInpYAicFa8Wt7d7hHPunc2y0dw0MKE4FQbBW11v3voQCXM/s1600/Beatrice.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
Ma non si può negare che tu stia davvero diventando una donnina. Stai imparando tante cose nuove, come ad intrattenerti un pochino da sola. Bazzecole per qualcuno, un passo importante per te, per noi.<br />
<br />
Mi accorgo che stai prendendo le distanze da me, come è inevitabile che sia.<br />
<br />
Eppure ci sono alcuni momenti in cui torni ad essere la mia cucciola <a href="https://www.dindalon.it/2015/04/la-mia-natura.html" target="_blank">in cerca di contatto</a>, come quando dormi. Una mano, un abbraccio. O quando ti svegli troppo presto dal riposino pomeridiano, ma ti basta riavermi accanto per appisolarti ancora un po'. Ti accoccoli vicino a me a sentire il mio calore, a <a href="https://www.dindalon.it/2015/05/abitudini-bizzarre.html" target="_blank">cercare le mie ciglia con la manina</a>, come fai da quando avevi una manciata di mesi o poco più.<br />
<br />
<b>E io me li godo tutti questi istanti</b>. Ogni mattina temporeggio fino all'ultimo secondo prima di farti alzare, per assaporarmi ancora quell'abbraccio assonnato, la tua testolina calda che si incastra nel mio collo. E ogni sera sorrido alla tua richiesta di addormentarti in braccio a me, spalmata come marmellata sul pane, nonostante il caldo di giugno. E ascolto ancora con emozione e stupore il tuo respiro che rallenta fino a prendere quel ritmo calmo del sonno.<br />
<b>Non mi pongo una scadenza, non mi interessa questo genere di autonomia.</b> Hai bisogno di me per dormire? Sono qui, con piacere. Che fretta c'è di percorrere una strada a senso unico? Che fretta c'è di mandare avanti veloce, se poi non c'è il rewind?<br />
<br />
<b>Ti lascio quando vuoi andare, ti prendo quando vuoi tornare.</b> Senza fretta. Quella la riserviamo ad altro, perché indietro non si torna.<br />
<br />
E così eccoci arrivate ai<b> cinque anni</b>.<br />
<br />
<h4>
Oggi voglio augurarti di continuare a crescere con la tua testa, senza farti condizionare troppo da chi hai accanto. Di prendere ciò che di buono trovi e lasciare quello che non ti garba. Di ascoltare e imparare tanto per farne un grande bagaglio da portare con te. Di stupirti ancora delle piccole cose e fare domande che mi permettano di guardare il mondo con i tuoi occhi di bambina.</h4>
<br />
E ricordati che io sono e sarò sempre qui, accanto a te. Per <a href="https://www.dindalon.it/search/label/attivit%C3%A0" target="_blank">giocare</a>, <a href="https://www.dindalon.it/2017/03/libri-per-bambini-nutriamo-la-loro-mente.html" target="_blank">leggere</a>, cantare, ridere, <a href="https://www.dindalon.it/search/label/viaggio" target="_blank">viaggiare</a>, ascoltarti, coccolarti. Ed educarti, anche nelle situazioni che ti sembrano meno piacevoli, per il tuo bene. Perché questo è il mio compito di mamma.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFrutMVa8q3lhT0R8HPgnnWjLZwCt8KB53kBOy-a9qFdcq2t0WlDPX0lbvcvh6RYf3-cE1UuYmogvl0KPZqT5qFjQPu_DKPMY5mKg0VO3Jg_kM5ETi6KQ0hXxutDjQiiEYQwVg-1X_L5bK/s1600/Nervi.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFrutMVa8q3lhT0R8HPgnnWjLZwCt8KB53kBOy-a9qFdcq2t0WlDPX0lbvcvh6RYf3-cE1UuYmogvl0KPZqT5qFjQPu_DKPMY5mKg0VO3Jg_kM5ETi6KQ0hXxutDjQiiEYQwVg-1X_L5bK/s1600/Nervi.JPG" /></a></div>
<br />
Buon compleanno pupina mia,<br />
ti voglio bene più di ogni altra cosa al mondo.<br />
<br />
La tua mammaDindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-40702386463646969322018-05-29T12:44:00.000+02:002018-05-29T14:33:03.604+02:00Due ricette veloci con il forno a microonde<h3>
Oggi vi parlo di un argomento un po' particolare: l'utilizzo del forno a microonde. </h3>
<br />
Voi lo usate? Nella vita di noi mamme, che siamo spesso alla ricerca di qualcosa per abbreviare i tempi delle incombenze quotidiane in modo da poterci dedicare ai nostri figli, lo trovo davvero utile. Io ce l'ho da anni, anzi, direi da sempre. Lo uso principalmente per <b>riscaldare</b> gli alimenti che escono dal mio frigo - particolarmente freddo - e per <b>scongelare</b>, quando mi dimentico di tirare fuori le cose dal freezer la sera prima (organizzazione, questa sconosciuta!). Ma ogni tanto mi lancio e lo uso anche per <b>cucinare</b>. Certo, il mio non è all'avanguardia come gli ultimi modelli (avete visto <a href="https://www.panasonic.com/it/consumer/elettrodomestici/forni-a-microonde.html" target="_blank">i forni a microonde Panasonic</a>, per esempio? Un sogno!), ma per preparare qualcosa di semplice va ancora bene. Tra l'altro <b>consuma meno del classico forno elettrico</b>, perché la cottura a microonde è più rapida. Il che non guasta.<br />
<br />
Condivido con voi <b>un paio di ricette semplici e veloci</b>, magari possono esservi utili 😊<br />
<br />
<h3>
<li>TORTA IN TAZZA AL CACAO SENZA UOVA (al microonde)</li>
</h3>
<i>(ricetta di <a href="https://www.youtube.com/channel/UCEsWu0kgEEUgycJvCXe_TBQ" target="_blank">Il Goloso Mangiar Sano</a>, leggermente modificata)</i><br />
<i><br /></i>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBPChAnNNX2nXZ-rTYYsEjfXesP2fU9WJeD6WhATLWRBIQL4MeJ39DweSkzU57V2bQ7IXtEEHQdFZ0Tu38ag7jnrEjz-RqVWB52oCxH8ZBIEe1TOXBqHINd6lx98mdGEZb_hVyxN9Rv9NL/s1600/Torta-in-tazza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="torta in tazza al cacao senza uova" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBPChAnNNX2nXZ-rTYYsEjfXesP2fU9WJeD6WhATLWRBIQL4MeJ39DweSkzU57V2bQ7IXtEEHQdFZ0Tu38ag7jnrEjz-RqVWB52oCxH8ZBIEe1TOXBqHINd6lx98mdGEZb_hVyxN9Rv9NL/s1600/Torta-in-tazza.jpg" title="torta-cacao-tazza" /></a></div>
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<b>INGREDIENTI:</b><br />
<br />
<ul>
<li>1 cucchiaio di zucchero di canna</li>
<li>6 cucchiai di farina 2</li>
<li>1 cucchiaio di olio di semi</li>
<li>1 cucchiaio di cacao magro in polvere</li>
<li>8-9 cucchiai di latte</li>
<li>una punta di cucchiaino di lievito in polvere</li>
<li>qualche pezzetto cioccolato fondente</li>
</ul>
</div>
<div>
<div>
<b><br /></b></div>
<b>PROCEDIMENTO:</b><br />
<br />
In una tazza adatta al microonde unire lo zucchero, la farina, il lievito, il cacao, l'olio e i primi 3-4 cucchiai di latte. Mescolare bene, poi incorporare i restanti cucchiai e mescolare nuovamente. La consistenza deve risultare abbastanza liquida. Unire i pezzetti di cioccolato fondente e infornare nel microonde. La ricetta originale prevede 2 minuti a 750 W, ma il mio forno non ha questa potenza, per cui l'ho cotta a 600 W per 2 minuti e mezzo e altri 30 secondi a 850 W. Ottimo risultato 😋<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnpxs-9LhGZSA7UwASzB449CMgqvSs-C68IQBlqoPqhEwZ2zbyh0BNhI_WvqPsdtY1ZSDuoAqPDxpDWaV9HuL3j1ekHr5IIeVB_6iLMOz5TeAFu9IC9NpgrufJdumjmLME70uHTNXsUAXI/s1600/Torta-in-tazza2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="torta in tazza al cacao senza uova" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnpxs-9LhGZSA7UwASzB449CMgqvSs-C68IQBlqoPqhEwZ2zbyh0BNhI_WvqPsdtY1ZSDuoAqPDxpDWaV9HuL3j1ekHr5IIeVB_6iLMOz5TeAFu9IC9NpgrufJdumjmLME70uHTNXsUAXI/s1600/Torta-in-tazza2.jpg" title="torta-cacao-tazza" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<h3>
<li>FRITTATA (PICCOLA) CON PROSCIUTTO COTTO (al microonde)</li>
</h3>
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyx4pqFAOE2Dm2VzPemV9_56L-EpWF7004I_mlOq5fEhYTJV6x4cGARvgVtKPwuyFsxsa7F-PhJ76QhPosg1tIn8PTPbQx1C93dkZgO1mNKpVgqmLh1D-NV4YB8x_ue5RN0ZpPHQ_HHRdd/s1600/Frittata-microonde.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Frittata al prosciutto cotta al microonde" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyx4pqFAOE2Dm2VzPemV9_56L-EpWF7004I_mlOq5fEhYTJV6x4cGARvgVtKPwuyFsxsa7F-PhJ76QhPosg1tIn8PTPbQx1C93dkZgO1mNKpVgqmLh1D-NV4YB8x_ue5RN0ZpPHQ_HHRdd/s1600/Frittata-microonde.jpg" title="frittata-microonde" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<b>INGREDIENTI:</b></div>
<ul>
<li>2 uova</li>
<li>1 fetta di prosciutto cotto</li>
<li>parmigiano</li>
<li>un pizzico di sale</li>
</ul>
<div>
<b><br /></b>
<b>PROCEDIMENTO:</b></div>
<div>
<br /></div>
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Sbattere le uova con il sale, poi aggiungere il prosciutto tagliato a pezzettini e il parmigiano grattugiato. Mescolare e trasferire in un recipiente adatto alla cottura in microonde e cuocere per 2 minuti a 450 W e un altro minuto a 650 W. Et voilà, la frittata è già pronta!<br />
<br /></div>
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Cosa ne dite per i momenti di crisi? Fatemi sapere se le provate! </div>
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PS: nel caso in cui abbiate più tempo, invece, vi consiglio altre due ricette dolci: la mia <a href="https://www.dindalon.it/2018/02/pasta-frolla-senza-burro-ricetta.html" target="_blank">pasta frolla senza burro</a> (leggera e buonissima!) e <a href="https://www.dindalon.it/2017/10/gocciole-fatte-in-casa.html" target="_blank">la ricetta delle gocciole fatte in casa</a>, vi stupiranno!<br />
<br />
<br />
<br />
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-33571382186246774762018-05-23T16:17:00.000+02:002018-05-23T16:17:41.948+02:00La magia del mio nome, un nuovo libro tutto da scoprireQualche mese fa Beatrice ed io eravamo a casa di amici. Il piccolo di casa è nato tre giorni prima di lei, e loro due sono praticamente cresciuti insieme. Sono molto diversi sotto alcuni aspetti, e molto simili su altri. Uno fra questi è la <b>passione per la lettura</b> (e qui mi sa che le mamme hanno giocato un ruolo fondamentale 😉).<br />
<h3>
<br />Adorano leggere, da sempre. Si lasciano trasportare dai racconti e dalle magiche illustrazioni che regalano moltissimi libri dedicati ai bambini.</h3>
<br />
Un giorno ci siamo ritrovate a leggere un libro di Manuel, come spesso accade. Si intitolava <a href="https://www.lamagiadelmionome.it/">"La magia del mio nome"</a> e narrava proprio la storia del suo nome. <b>Beatrice si è illuminata, e io con lei.</b><br />
<br />
Ecco perché, quando sono stata contattata da questa azienda, sono stata molto felice di accettare la loro proposta di collaborazione. Ero certa di fare regalo gradito alla mia bimba.<br />
<br />
Il giorno in cui è arrivato il libro mi sono presa Beatrice sulle ginocchia, dicendole che c'era una sorpresa per lei.<br />
<i><br /></i>
<i>"Il libro di Manu!"</i>, ha esclamato quando l'ha aperto.<br />
<i>"Non esattamente, questa è la storia del TUO nome"</i>, le ho risposto.<br />
<br />
E così l'abbiamo letto tutto d'un fiato (e vi assicuro che è lungo!), e nel frattempo intravvedevo il sorriso stampato sul suo viso.<br />
<br />
<b>La protagonista è proprio lei, Beatrice (ho anche potuto scegliere la figura di una bimba che le somigliasse!), che compie un viaggio alla scoperta del proprio nome, dove ad ogni lettera è associata una qualità speciale e positiva.</b><br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfesYi2ZFWsU_aAGhIRaoVpKw5GKH7bjXn0DnVTEM3zGTqxs5bbDR87QtSslTDdBG1a9rKolpa2-E403vBOWe0cd1qD4be9qaV7owV-GuWXc-darDSVWJZp08p4ZAokmsJORm9F2fhNgjm/s1600/Libro-magico-nome.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="La magia del mio nome" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfesYi2ZFWsU_aAGhIRaoVpKw5GKH7bjXn0DnVTEM3zGTqxs5bbDR87QtSslTDdBG1a9rKolpa2-E403vBOWe0cd1qD4be9qaV7owV-GuWXc-darDSVWJZp08p4ZAokmsJORm9F2fhNgjm/s1600/Libro-magico-nome.jpg" title="la-magia-del-mio-nome" /></a></div>
<br />
Credo fortemente nell'importanza di coinvolgere i bambini nelle letture fin da piccoli.<br />
<br />
<h4>
Leggere aiuta lo sviluppo dell'immaginazione, del linguaggio, della creatività. Aiuta a comprendere meglio il mondo che li circonda, le proprie emozioni. Trasmette valori positivi e rilassa. È un atto d'amore che favorisce il legame tra adulto e bambino.</h4>
<span style="background-color: #d9d2e9;">Con il codice MAGIADINDALON potete acquistare questo libro magico e sorprendente con uno SCONTO DI 5€ riservato a voi lettrici di Dindalon, ma affrettatevi, è valido solo fino al 3 Giugno! Questo è il sito in cui potete ordinarlo: <a href="https://www.lamagiadelmionome.it/" target="_blank">La Magia Del Mio Nome</a></span><br />
<br />
Buona lettura!Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-31995112668083841262018-05-16T15:37:00.000+02:002018-05-16T15:37:27.385+02:00Una (nuova) gita in ToscanaVi ricordate la promessa fatta non molto tempo fa di <a href="http://www.dindalon.it/2017/11/5-giorni-in-toscana-con-bambini.html" target="_blank">tornare presto in Toscana</a>? L'abbiamo mantenuta!<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXfV2gQTSlgz-GHU3JaFONYXGx8RqUUS_d_6cw2fZMYBgBkztBwCJQy1fWd9k098PvfP8XkS0fhLYnR8VJlW3waIomWHZ-U0sEiYyPHz_AXhs0HIEJmsNlG_vzYfGJrJ6-y2YQuyU-oJbH/s1600/Toscana_Dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Gita in toscana con famiglia" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXfV2gQTSlgz-GHU3JaFONYXGx8RqUUS_d_6cw2fZMYBgBkztBwCJQy1fWd9k098PvfP8XkS0fhLYnR8VJlW3waIomWHZ-U0sEiYyPHz_AXhs0HIEJmsNlG_vzYfGJrJ6-y2YQuyU-oJbH/s1600/Toscana_Dindalon.jpg" title="Firenze_Dindalon" /></a></div>
<br />
<br />
Avevamo a disposizione un cofanetto di <a href="https://www.boscologift.com/" target="_blank">Boscolo</a>, lo conoscete, vero? Mio marito si era riservato qualche giorno di ferie per i primi di maggio e, dunque, uno più uno, abbiamo progettato subito una fuga. Siamo proprio una famiglia di zingari 😆!<br />
<br />
<h3>
Partendo dal Piemonte, e muovendoci in macchina, abbiamo optato per un ritorno in Toscana.</h3>
<br />
La scorsa volta avevamo fatto giusto un assaggio di San Gimignano così abbiamo deciso di ricominciare proprio da lì, per gustarcela meglio.<br />
<br />
Siamo partiti di mattina, con calma, dopo colazione. Per spezzare il viaggio abbiamo fatto una sosta-pranzo a Genova e siamo ripartiti giusto in tempo per il riposino di Beatrice (una manna dal cielo questi riposini durante i viaggi lunghi!), che si è risvegliata nei pressi di Firenze. Vuoi non approfittarne per fermarti in una delle città più belle d'Italia? Certo che no!<br />
<br />
<b>Firenze</b> ci ha accolto in tutto il suo splendore, magica come me la ricordavo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKfHj62YTY9K_Hbcsq-sIWg7Kd2mijW2z5nDqs-qKCWzjbmpQUpbMUI1mI9D5Bs-iWDOp-pGgHkmAfXgsBytS6i07dkgNYCc7UDi72u_0rAH7P5dixSjh9uNS3xnN_ZwNOQsS3GqjZeQtv/s1600/Firenze_Duomo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Dettaglio del duomo di Firenze" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKfHj62YTY9K_Hbcsq-sIWg7Kd2mijW2z5nDqs-qKCWzjbmpQUpbMUI1mI9D5Bs-iWDOp-pGgHkmAfXgsBytS6i07dkgNYCc7UDi72u_0rAH7P5dixSjh9uNS3xnN_ZwNOQsS3GqjZeQtv/s1600/Firenze_Duomo.jpg" title="Duomo_Firenze" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpZEunEExgV3o0ONqQbDdLCOJLvSVhNeyyJi_SeDQAnrBFs9HN94TR_MPECKR_Eb9JES5U7a38PfWmp5Of32-iU_kqNtTMOpvn7SjHi5HKmXNlfhf62RL-Jt4-tontUZv4W43Z3khtyIKK/s1600/Firenze_PalazzoVecchio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Palazzo Vecchio di Firenze" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpZEunEExgV3o0ONqQbDdLCOJLvSVhNeyyJi_SeDQAnrBFs9HN94TR_MPECKR_Eb9JES5U7a38PfWmp5Of32-iU_kqNtTMOpvn7SjHi5HKmXNlfhf62RL-Jt4-tontUZv4W43Z3khtyIKK/s1600/Firenze_PalazzoVecchio.jpg" title="Palazzo_Vecchio_Firenze" /></a></div>
Abbiamo fatto una passeggiata di un paio d'ore (con merenda annessa!) che ci ha portato da <b>piazza del Duomo</b> a <b>Palazzo Vecchio</b> e poi ancora verso l'Arno, sull'immancabile <b>Ponte Vecchio</b>.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYfF1zjkiX4lrlbjY1RogrQ_VkLXTYwfTP0Estp3m_Cs1IPAU0EAK7UASAfwEC1kXqwDF6jFL3IIyO5SG9TK_65nldnC11jv2rKmB1zcbJl1rtugFX99LeJJuvRsuhzjY6tE8h6RSn_S1m/s1600/PonteVecchio_Dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="gita in famiglia in toscana" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYfF1zjkiX4lrlbjY1RogrQ_VkLXTYwfTP0Estp3m_Cs1IPAU0EAK7UASAfwEC1kXqwDF6jFL3IIyO5SG9TK_65nldnC11jv2rKmB1zcbJl1rtugFX99LeJJuvRsuhzjY6tE8h6RSn_S1m/s1600/PonteVecchio_Dindalon.jpg" title="DIndalon_Firenze_Toscana" /></a></div>
<br />
<br />
So che questa città ha molto altro da offrire, ma sono già felice di essere riuscita almeno a passarci dopo tanti anni.<br />
<br />
Abbiamo raggiunto <b>San Gimignano</b> in serata e ci siamo fermati a mangiare in una trattoria scelta più o meno a caso che, naturalmente, non ci ha deluso (si chiama <i>"Antica Macelleria"</i>, magari può esservi utile). Dico naturalmente perché trovo sia davvero difficile mangiare male in Toscana, loro ci tengono molto a questo aspetto. Ci hanno accolto nonostante la tarda ora e portato subito da mangiare a Beatrice (pappardelle al ragù di cinghiale, per partire bene!). E quando hanno un occhio di riguardo per i bambini, per me, hanno già dieci punti in più.<br />
<br />
L'hotel in cui abbiamo pernottato (<a href="https://www.anticopozzo.com/" target="_blank">L'Antico Pozzo</a>) era all'interno del centro storico. Comodo, molto carino, con personale gentile. Solo un paio di pecche che vorrei segnalare: colazione con una vasta scelta, ma abbastanza triste (quasi tutto confezionato) e camere un pochino rumorose. Detto questo, per un paio di giorni andava più che bene.<br />
<br />
Ci siamo svegliati con un sole tiepidino per cui abbiamo deciso di fare l<b>a passeggiata delle mura di San Gimignano</b> (incantevole!) per poi infilarci nelle viuzze del centro storico, tra piazzette e torri medievali visibili da ogni angolo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3M5HsnDGmEKmwrv2-HMI4GJg4lplXrKEYLCDqChk2MuOt3I10KrSia7SAqyS0MgLYLKLHuTRoAs9dIADTAvGGEq3LkcyaCDvTVxRMbViU75TKy768aXExpK5C2ceIMDdFQJO_im2lfhtG/s1600/San+Gimignano_mura.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="scorcio di San Gimignano dalla passeggiata delle mura" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3M5HsnDGmEKmwrv2-HMI4GJg4lplXrKEYLCDqChk2MuOt3I10KrSia7SAqyS0MgLYLKLHuTRoAs9dIADTAvGGEq3LkcyaCDvTVxRMbViU75TKy768aXExpK5C2ceIMDdFQJO_im2lfhtG/s1600/San+Gimignano_mura.jpg" title="San-Gimignano-passeggiata-mura" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQNGgql0sUBwZPGdA5ajB2DwlpUzF__M8WDo6Xcps1ZbOSvMm2rUGeCnPljru1d9QttBmlgBQjyteQ3Dk5xoLXI7wWANpTkMplPY89-0cDbOCyjU9wl2T4FOXa63aMXUWUEgL4fEZr2cGv/s1600/San+Gimignano_torri.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="San Gimignano gita in famiglia" border="0" data-original-height="587" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQNGgql0sUBwZPGdA5ajB2DwlpUzF__M8WDo6Xcps1ZbOSvMm2rUGeCnPljru1d9QttBmlgBQjyteQ3Dk5xoLXI7wWANpTkMplPY89-0cDbOCyjU9wl2T4FOXa63aMXUWUEgL4fEZr2cGv/s1600/San+Gimignano_torri.jpg" title="San Gimignano" /></a></div>
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Nel pomeriggio ci siamo spostati a <b>Colle di Val d'Elsa</b>, per una passeggiata tra le vie della città vecchia dalla tipica atmosfera medievale, da cui si gode una splendida vista sulle colline toscane e sulla città nuova (c'è un comodo ascensore che collega le due zone).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqN2DlfzT8zCSbcu1UoP2_SpFUlhMFaTbmwrZ0i-JLC9PpSseKZdPDWgALMKOj5v0qYXBP1mW25yQKlbgBfpRO0_lUmvC-B-no-HOmtPSG_ZmG1D2Qhh1MhyT_5lqVHHdY7nye96fShw17/s1600/Colle+di+Val+d%2527Elsa_particolare.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Dettaglio a Colle di Val d'Elsa" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqN2DlfzT8zCSbcu1UoP2_SpFUlhMFaTbmwrZ0i-JLC9PpSseKZdPDWgALMKOj5v0qYXBP1mW25yQKlbgBfpRO0_lUmvC-B-no-HOmtPSG_ZmG1D2Qhh1MhyT_5lqVHHdY7nye96fShw17/s1600/Colle+di+Val+d%2527Elsa_particolare.jpg" title=" Colle-di-Val-d'Elsa" /></a></div>
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Devo segnalare l'<b>agriturismo</b> in cui ci siamo fermati per cena, perché ne vale assolutamente la pena: si chiama <a href="http://www.poderiarcangelo.it/" target="_blank">Poderi Arcangelo</a> e rimane nel comune di San Gimignano, ma collocato su una collina dalla quale si può ammirare un paesaggio mozzafiato. Purtroppo non ho foto perché era buio, ma prima o poi ci torneremo alla luce del giorno 😉<br />
Abbiamo mangiato divinamente. Tutto preparato da loro e servito da una gentilissima signora.<br />
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L'indomani piovigginava, così abbiamo abbandonato l'idea di dirigerci verso il mare preferendo, invece, una città: <b>Siena</b>. Che meraviglia! Ci eravamo già stati diversi anni fa, anche qui, ma la vista che si apre su <b>piazza del Campo</b>, arrivando da una qualunque delle viuzze che la circonda, merita sempre.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh37NWATrlZl8jV_m10CfuhShCr957IdHwt-X_xci-8v_ey1Nx5mD7qjk17SnbQEfvTKPNFLehVTR6793PV6VhlD0oNL9O6cnjqvGGclsvBVLpK_M79w29TOrbDn-CqWox9qQIHoYhkQ-NQ/s1600/Siena.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh37NWATrlZl8jV_m10CfuhShCr957IdHwt-X_xci-8v_ey1Nx5mD7qjk17SnbQEfvTKPNFLehVTR6793PV6VhlD0oNL9O6cnjqvGGclsvBVLpK_M79w29TOrbDn-CqWox9qQIHoYhkQ-NQ/s1600/Siena.jpg" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizfS_G_z5pb8MLNkcyf2JYUoBEvAd4qKEMDQ5v-wQI_W1H8AV747Yu7nrohRc_jmqMB9_4kw94zDIIKApiNguuDezYUr89ET_5Vf9-M7yQCooo8KomMEYmUZGIMaUAyEKUXLegXRyG2n6b/s1600/Siena2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizfS_G_z5pb8MLNkcyf2JYUoBEvAd4qKEMDQ5v-wQI_W1H8AV747Yu7nrohRc_jmqMB9_4kw94zDIIKApiNguuDezYUr89ET_5Vf9-M7yQCooo8KomMEYmUZGIMaUAyEKUXLegXRyG2n6b/s1600/Siena2.jpg" /></a></div>
E il <b>duomo</b>? Stupefacente.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwMOeDs4SidCaciT3wg8vm7vXeqWT3QvxTK8qvAm850Pw13aztnLgJNrzJIEsTPRLdE9MgmPOYyyMBygjgjCZLxbDeZZfeN-4fno3a6OqmZxZ8FGYrQhuT3Wx8sSBp1pFzugaPgxZDZvKf/s1600/Duomo+Siena.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Duomo di Siena" border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwMOeDs4SidCaciT3wg8vm7vXeqWT3QvxTK8qvAm850Pw13aztnLgJNrzJIEsTPRLdE9MgmPOYyyMBygjgjCZLxbDeZZfeN-4fno3a6OqmZxZ8FGYrQhuT3Wx8sSBp1pFzugaPgxZDZvKf/s1600/Duomo+Siena.jpg" title="Duomo-Siena-Dindalon" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCPo02gCY2-lK9cZ_UKYcJcD7fiXThPO5tzphNaB3bPm4EwrJt5MwW06GoZeVR66_SObAvvATO0y3YXCE992JDNDon3udr_0G6Cnf80qru5NgVIkvwERImPQReDaXqvR_612NhG-O48-zh/s1600/Duomo+Siena_particolare.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Dettaglio del duomo di Siena" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCPo02gCY2-lK9cZ_UKYcJcD7fiXThPO5tzphNaB3bPm4EwrJt5MwW06GoZeVR66_SObAvvATO0y3YXCE992JDNDon3udr_0G6Cnf80qru5NgVIkvwERImPQReDaXqvR_612NhG-O48-zh/s1600/Duomo+Siena_particolare.jpg" title="Duomo-Siena" /></a></div>
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Purtroppo ci siamo limitati all'esterno, in quanto il prezzo dell'ingresso non era propriamente economico: visita base 13 € a testa. Considerando che con Beatrice (già stanchina dal tanto girovagare) ci saremmo stati non più di mezz'ora ci abbiamo rinunciato.<br />
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Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto il paesino in cui avremmo passato l'ultima notte. Si chiama <b>Casale Marittimo</b> ed è stato una piacevolissima sorpresa. Piccolo, tranquillo e curatissimo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzuiPo2UW3jzSUvYYV0rpgcI4WRyILOnFaSlT1noDx6KVMd8rUPQciIGqXv5XA5uGqRk3P1cJY995AYrLupZZlDXkozrY-YlMUXeQwnldXYsPyp6PQRdtkKgQiBwW2lvuVXscZYmxXMhUA/s1600/Casale+Marittimo2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Gita a Casale Marittimo" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzuiPo2UW3jzSUvYYV0rpgcI4WRyILOnFaSlT1noDx6KVMd8rUPQciIGqXv5XA5uGqRk3P1cJY995AYrLupZZlDXkozrY-YlMUXeQwnldXYsPyp6PQRdtkKgQiBwW2lvuVXscZYmxXMhUA/s1600/Casale+Marittimo2.jpg" title="Casale-Marittimo" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZBFZ4SK-faFOdxEmclFWPBHoHjwSHHkn4CKyWgPdwqqk_iAcNJUE9UBQkSj7ECYox3u8tO6QWussmB6E3kWJG636uvZPDuKMRHd3Lh07a3nPGclu8vT1ywjNtkjUlNUWQVIYqf5qDQ4u5/s1600/Casale+Marittimo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="Gita Casale Marittimo" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZBFZ4SK-faFOdxEmclFWPBHoHjwSHHkn4CKyWgPdwqqk_iAcNJUE9UBQkSj7ECYox3u8tO6QWussmB6E3kWJG636uvZPDuKMRHd3Lh07a3nPGclu8vT1ywjNtkjUlNUWQVIYqf5qDQ4u5/s1600/Casale+Marittimo.jpg" title="Casale-Marittimo" /></a><br />
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La sera avevamo una cena prenotata alla <a href="http://www.osteriamagona.com/" target="_blank">Magona</a>, un'<b>osteria</b> di Bolgheri che ci hanno fatto scoprire i nostri amici durante la gita precedente, e che ci era rimasta nel cuore. Qui regna sovrana la carne, ma vi assicuro che anche i primi (pasta all'uovo fatta in casa) sono superbi.<br />
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L'ultimo giorno ci accoglie con un occhio di sole. Facciamo colazione in un bar di Casale, un giretto per le sue viuzze e partiamo, direzione <b>Marina di Castagneto Carducci</b>. Il mare ha sempre un richiamo pazzesco per noi.<br />
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Raggiungiamo lo spiaggione deserto, passeggiamo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidcz0mEDjhcak9h27JrJYw_-acqjr_cJ8V-2Dh0N2rcY0gxet3Lzp7Yk4f1ngnQSf1ew8fXJn_3JF_wHHmQsBOzeXjp6i4ad7tvbTJ1TghepmGFUCgGQ7BPvJq5PnBDJqEW49lspwj0iZ1/s1600/Marina+di+Castagneto+Carducci.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Spiaggia di Marina di Castagneto Carducci" border="0" data-original-height="822" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidcz0mEDjhcak9h27JrJYw_-acqjr_cJ8V-2Dh0N2rcY0gxet3Lzp7Yk4f1ngnQSf1ew8fXJn_3JF_wHHmQsBOzeXjp6i4ad7tvbTJ1TghepmGFUCgGQ7BPvJq5PnBDJqEW49lspwj0iZ1/s1600/Marina+di+Castagneto+Carducci.jpg" title="Dindalon-Marina-Castagneto-Carducci" /></a></div>
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Poi nessuno di noi resiste, ci togliamo le scarpe e corriamo a bagnarci i piedi nel mare. Raccogliamo qualche immancabile conchiglia e costruiamo una montagna di sabbia con le mani, ma dura poco perché ricomincia a piovere e, così, decidiamo di tornare verso casa (non senza una nuova tappa a Genova dai nostri amici! 😍).<br />
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È stata una vacanza caratterizzata dalla pioggerellina quotidiana, un po' limitante, ma che ci ha comunque regalato dei momenti speciali che abbiamo saputo cogliere senza farci sopraffare dallo sconforto (parlo soprattutto per me, meteoropatica).<br />
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Abbiamo salutato questa bella regione sognando un ritorno non troppo lontano 😊<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHKap9r5skcipGhojpNcrLtjGU-_zHAZXNfd6oqt9DiqXxAR2lDbKW62nsknRMo9MpJVaW0lw9tu7i8sQYLgd_7Yeip_N7KxJVMao0x1ipRU2vyw2nzA84I3Fyqqamk53OYLiNGRMzjeJO/s1600/Dindalon_Siena.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHKap9r5skcipGhojpNcrLtjGU-_zHAZXNfd6oqt9DiqXxAR2lDbKW62nsknRMo9MpJVaW0lw9tu7i8sQYLgd_7Yeip_N7KxJVMao0x1ipRU2vyw2nzA84I3Fyqqamk53OYLiNGRMzjeJO/s1600/Dindalon_Siena.jpg" /></a></div>
<br />Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-74368313422423618982018-04-18T11:40:00.000+02:002018-04-18T11:40:41.966+02:00Finisci quello che hai nel piatto!<h3>
Davvero ancora oggi pensiamo che obbligare a mangiare sia una soluzione? Che far leva sui sensi di colpa, ritenendo i bambini responsabili dell’umore della mamma e del papà, sia la chiave giusta?</h3>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikf-OHk9ioF3Mw5ynS51IL60FykDi0SyoA2qMApUdVVqXkBaq5kSLww0GGs7-k9n87KoPbEeBCW3vvEHj9YaZy-2I2OPA9VPlDagtjhQpCTUjbU_Lq5nmITBcXroYwXOxOQLF5Cyo3GCs0/s1600/bambini+e+cibo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1125" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikf-OHk9ioF3Mw5ynS51IL60FykDi0SyoA2qMApUdVVqXkBaq5kSLww0GGs7-k9n87KoPbEeBCW3vvEHj9YaZy-2I2OPA9VPlDagtjhQpCTUjbU_Lq5nmITBcXroYwXOxOQLF5Cyo3GCs0/s1600/bambini+e+cibo.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div class="_3bJ2H CHExY">
<div class="_1l8RX _1ByhS">
Photo by <a href="https://unsplash.com/photos/d9IFdsA1HIA?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Danielle MacInnes</a> on <a href="https://unsplash.com/search/photos/child-food?utm_source=unsplash&utm_medium=referral&utm_content=creditCopyText">Unsplash</a></div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
Quando ero bambina sono cresciuta attorniata da persone che insistevano perché non mangiavo abbastanza: nonni, bisnonni, insegnanti. Persino la bidella della scuola, quando sono stata operata di appendicite, la prima cosa che ha detto a mia mamma è stata: "oh, poverina, non mangia già niente normalmente, figuriamoci in ospedale!". Che poi era la stessa che mi inseguiva cacciandomi dei biscotti in tasca.<br />
<br />
Però, trent'anni anni fa, ci poteva anche stare. I miei nonni hanno vissuto la guerra, hanno patito la fame e questa è stata una delle conseguenze.<br />
<h4>
<br />Mangiare, per loro e per tutti quelli della loro generazione, significava stare bene. Ma oggi no, non può essere ancora così. Dovremmo esserci evoluti nel frattempo.</h4>
<br />
Durante il corso della mia esperienza come educatrice negli asili nido, e poi anche nella vita quotidiana, ne ho viste e sentite d'ogni.<br />
Parliamo delle maestre che, non appena vai a prendere tuo figlio all'asilo, la prima cosa che dicono è: <i>"è stato bravo, ha fatto la cacca e ha mangiato tutto"</i>. Perché, diversamente sarebbe stato cattivo? Se ha fatto la cacca è perché gli scappava, se ha mangiato tutto è perché aveva appetito. Fine. La giustificazione <i>"è un modo di dire"</i> non significa niente, <b>le parole hanno un peso</b>, non si possono buttare lì a caso, così, tanto per dire. Perché oggigiorno non sono previsti dei corsi di comunicazione obbligatori per gli educatori?<br />
<br />
<h4>
Il rapporto con il cibo è delicato e può portare problemi anche molto gravi, come sappiamo. </h4>
<br />
Dovremmo tutti avere delle basi da cui partire, genitori, insegnanti e operatori sanitari. Il pediatra di Beatrice sostiene che non sia importante la quantità di cibo che mangia, ma la sua vivacità. <b>Il nostro compito di genitori, in questo caso, è rilevare che il bambino sia attivo e vivace</b>, non rimpinzarlo di cibo secondo le quantità che abbiamo prestabilito noi o secondo quello che mangia il figlio dell'amico. Eppure ci sono ancora molti pediatri che non utilizzano al meglio la tabella della curva di crescita, e che sono pronti a segnalare un percentile più basso della media senza analizzare la situazione complessiva della crescita o i fattori genetici che determinano quel singolo bambino.<br />
<br />
<b>Come mai (soprattutto noi italiani!) combattiamo affinché i nostri figli mangino "tanto e tutto" e non ci preoccupiamo, invece, della loro stanchezza?</b> Quanti bambini, dopo otto ore di scuola, vengono ancora portati a danza - inglese - equitazione - calcio e chi più ne ha più ne metta? Poi magari sono gli stessi che i genitori definiscono <i>"capricciosi"</i> senza domandarsi il perché.<br />
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Io per prima, ultimamente, guardo quel numerino sulla bilancia di Beatrice con un po’ di apprensione, soprattutto da quando siamo state in ospedale. È magrolina, ma lo è sempre stata, come me e come una delle mie sorelle e, prima della <a href="http://www.dindalon.it/2018/04/mononucleosi-e-pensieri-di-homeschooling.html" target="_blank">mononucleosi</a>, è sempre stata forte e sana. Sicuramente l'aver perso peso quando non è stata bene non le ha giovato, e ci ha impiegato del tempo a riprenderlo. Sto cercando di informarmi in modo da prepararle dei pasti un po’ più nutrienti. Insisto un po' perché stia a tavola con noi, quello sì, perché non può vivere degli spuntini che fa poi dopo quando le torna appetito. <b>Ma mai e poi mai la obbligherei a mangiare di più di quello che si sente</b> (difatti, ai tempi, abbiamo scelto l'<a href="http://www.dindalon.it/search/label/autosvezzamento" target="_blank">autosvezzamento</a> proprio perché convinti della capacità di ogni bambino di autoregolarsi).<br />
<br />
Lo penso sinceramente, non va bene piazzare il bambino davanti ai cartoni per farlo mangiare, o inseguirlo per casa<i> "purché mangi"</i>. Non è giusto metterlo in punizione se non finisce quello che ha nel piatto (impedirgli di giocare in cortile o andare alla festa di compleanno dell'amichetto sono alcune delle minacce che si sentono abitualmente) o dirgli di <i>farci felici</i> mangiando tutto, facendo leva sui sensi di colpa. L'aeroplanino per mangiare qualche boccone in più non è necessario, il bambino è in grado di capire da sé quando è sazio.<br />
<br />
<b>Non gli stiamo facendo del bene, gli stiamo spianando la strada verso un qualche tipo di disturbo alimentare.</b><br />
<br />
Non c'è un manuale d'uso al momento della nascita dei nostri bambini (peccato!), e io non sono una nutrizionista né una psicologa, sono una mamma che cerca di usare un po' di buon senso, e non credo che il mangiare tanto e tutto faccia di nostro figlio un bambino bravo e obbediente.<br />
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<br />Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-2887408238348495492018-04-10T11:17:00.000+02:002018-04-10T11:17:01.243+02:00Mononucleosi e pensieri di homeschooling, cosa mi ha frenato<h4>
Realizzo ora di non aver più raccontato nulla a proposito di quel <a href="http://www.dindalon.it/2018/01/grande-malanno-grandi-riflessioni.html" target="_blank">famoso malanno di Beatrice</a>, quello che non voleva passare e che aveva scatenato una lunga riflessione a proposito dell'asilo. I social li ho aggiornati costantemente, ma il blog no. Richiede quel tempo che non ho più avuto, perché <b>Beatrice è stata tre mesi a casa con me.</b> Vi racconto.</h4>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivuQp33_SbrrZcvQgmdQ7pFsrHlL2qZnY4JOIpqGI9zOBRSsGxlIz01jA6YuHpryXY38_U-hpH4Cv1u7PfKhTn43BcRzzY9mchCFLs2RPizUebtuVbdZ1jHHqQM0HPg2xluBASjlcPHEIA/s1600/mononucleosi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="mononucleosi e pensieri sull'homeschooling" border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivuQp33_SbrrZcvQgmdQ7pFsrHlL2qZnY4JOIpqGI9zOBRSsGxlIz01jA6YuHpryXY38_U-hpH4Cv1u7PfKhTn43BcRzzY9mchCFLs2RPizUebtuVbdZ1jHHqQM0HPg2xluBASjlcPHEIA/s1600/mononucleosi.jpg" title="mononucleosi" /></a></div>
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Dopo quasi un mese di malessere e tentativi di cure fallite il pediatra le ha prescritto delle analisi del sangue. Il perché abbia aspettato tanto mi sfugge ancora oggi, ma passiamo oltre 'ché non voglio fare polemiche. I risultati non lo convincevano e ha preferito farla ricoverare in ospedale.<br />
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È stato un bel colpo. Vedere la mia bambina di appena 4 anni con la flebo ventiquattr'ore al giorno non è stato bello, e nemmeno trascorrere giorni circondate da dottori, esami, infermieri, notti insonni. Pareva di essere in un mondo a parte. Ma a quel punto era inevitabile e, tutto sommato, è stato meglio così. Finalmente, dopo averla ribaltata come un calzino, hanno dato un nome alla sua malattia: <b>mononucleosi</b>. Ecco perché era sempre stanca, lei che normalmente saltella come un grillo fino alle undici di sera. È arrivata ad addormentarsi dovunque, in pieno giorno. Ed ecco perché le tonsille non si sgonfiavano con niente. La mononucleosi passa da sola, i medicinali non servono. Bordate di antibiotici e cortisone per niente 😒 Comunque. Se non altro abbiamo scoperto cosa fosse e il sollievo è stato immediato.<br />
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Il decorso di questa malattia è molto lungo, purtroppo, soprattutto se presa in forma decisa come la sua. La stanchezza ha regnato sovrana per un periodo interminabile, durante il quale abbiamo cercato di evitare il più possibile il contatto con gli altri bambini, in quanto virale.<br />
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Nonostante il malanno, tutti quanti abbiamo avuto modo di notare nuovamente la sua serenità rispetto al periodo scolastico, la sua evoluzione anche nelle piccole cose quotidiane, come i disegni.</h4>
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<blockquote class="instagram-media" data-instgrm-captioned="" data-instgrm-permalink="https://www.instagram.com/p/BftnyZjll29/" data-instgrm-version="8" style="background: #fff; border-radius: 3px; border: 0; box-shadow: 0 0 1px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.5) , 0 1px 10px 0 rgba(0 , 0 , 0 , 0.15); margin: 1px; max-width: 658px; padding: 0; width: 99.375%;">
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<div style="background: #F8F8F8; line-height: 0; margin-top: 40px; padding: 37.5% 0; text-align: center; width: 100%;">
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<a href="https://www.instagram.com/p/BftnyZjll29/" style="color: black; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px; text-decoration: none; word-wrap: break-word;" target="_blank">* Drawing A Dog * A proposito del post di ieri riguardo la mia passione per il disegno, posso dire che ultimamente anche Beatrice sta trascorrendo molto tempo con una matita in mano. È sempre più precisa quando colora e i suoi disegni si stanno arricchendo di piccoli dettagli che mi lasciano estasiata (cuore di mamma ❤️). Mi incanto ad osservare questa EVOLUZIONE e devo ammettere che la attendevo da tempo. Per mesi e mesi ha giocato sempre e solo con le bambole, come già vi raccontavo, lasciando qualunque altra attività da parte. È brutto dirlo, ma mi dispiaceva. Mi sembrava di vederla INCASTRATA. Ora, invece, è di nuovo libera 🌟 _ #dindalon #myeverydaymagic #thingsiwanttoremember #donneblogger #progettoblog #mammeblogger #loveourbigkids #consciousparenting #mamalove #mothering #instamamme #our_everyday_moments #mommyblogger #childofig #childhood #notonlymama #infinitychildren #littlestoryofmylife #mytinymoments #mammeitaliane #babyactivity #letthemplay</a></div>
<div style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px; margin-bottom: 0; margin-top: 8px; overflow: hidden; padding: 8px 0 7px; text-align: center; text-overflow: ellipsis; white-space: nowrap;">
Un post condiviso da <a href="https://www.instagram.com/dindalon/" style="color: #c9c8cd; font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; font-style: normal; font-weight: normal; line-height: 17px;" target="_blank"> Marta - Dindalon</a> (@dindalon) in data: <time datetime="2018-02-27T20:02:57+00:00" style="font-family: Arial,sans-serif; font-size: 14px; line-height: 17px;">Feb 27, 2018 at 12:02 PST</time></div>
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Ci siamo interrogati più dettagliatamente sul da farsi.<br />
<b><br /></b>
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Mi sono informata sull'homeschooling. </h4>
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Ho parlato con persone che lo praticano o lo hanno praticato. Ho letto racconti dedicati all'argomento e mi ero quasi decisa a prendere questa strada.<br />
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Cosa mi ha frenato?<br />
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<li><b>L'impossibilità</b>, nel nostro caso, <b>di frequentare un gruppo di bambini con cui è importante imparare a rapportarsi</b>. Amici ne abbiamo, ma più di uno o due bambini per volta è difficile incontrarne, soprattutto con una certa frequenza che sarebbe necessaria scegliendo la strada dell'homeschooling. Vanno tutti a scuola, qui. Avevo pensato a un corso di musica e uno di danza, ma le attività strutturate non permettono di sperimentare la relazione che richiede, invece, il gioco libero che risulta, quindi, essere di maggiore importanza nello sviluppo del bambino.</li>
<li><b>Per gli homeschooler è necessaria una rete di supporto importante, che noi non abbiamo.</b> Due genitori presenti e intercambiabili, innanzitutto, e mio marito è spesso via per lavoro. Le altre figure importanti non potrebbero essere presenti quanto basta e io, da sola, non mi sento in grado di reggere tutto l'impegno che richiede questa scelta. </li>
<li>Aspetto di minore importanza, ma pur sempre da tener presente: <b>il mio ridottissimo "tempo libero" per dedicarmi a qualunque altra cosa.</b> Il blog, i due corsi di studio a cui mi sono iscritta, per esempio. Magari suona egoistico, però è così, inutile negarlo.</li>
</ol>
Avrei messo da parte tutto per la sua serenità, naturalmente. Nel corso di questi tre mesi insieme, per esempio, ho fatto lo stretto indispensabile. Una volta che ha riacquistato un po' di verve l'ho coinvolta nelle mie lezioni di ginnastica (mezz'ora a settimana 😅), nella spesa, nelle foto per <a href="https://www.instagram.com/dindalon/" target="_blank">Instagram</a>, nei disegni per <a href="http://www.dindalon.it/2017/09/novita-montessori-passioni-collaborazioni.html" target="_blank">le librerie della mia amica</a>.<br />
Ma un giorno mi ha chiesto lei di tornare all'asilo e lì ho frenato e rivisto tutti i miei castelli in aria. Che la scuola materna, per lei, non sia il massimo della vita è <a href="http://www.dindalon.it/2017/01/giorni-casa-e-giorni-scuola-le.html" target="_blank">un dato di fatto</a>, ma se viene a domandarmi di rientrare (senza pressioni di alcun tipo), nella sua testolina ha evidentemente anche qualche aspetto positivo.<br />
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Sono, quindi, tornata all'idea iniziale: <b>andrà all'asilo frequentando meno</b>. E vedremo come va.Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-56950624479080615432018-03-16T16:28:00.000+01:002018-04-27T11:30:37.968+02:00Educare i bambini senza punizioni e senza premi<h3>
Perché l'educazione basata su premi e punizioni è ritenuta dannosa? Scopriamolo.</h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMSW6YkT8Z1Sn1rtbMCIxBOd5bW4vpiTbaKC4xrzwTJKI6jqdOngvVEmRbA648odaVGybvlB2BRnFfyVcG9_U7AnwdBfjGn9ktN6SzRCXNWqyLedJZEwNoyMqX11V-15ZItpAaTG0zFgDK/s1600/premi_punizioni_dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="educare i bambini senza premi e punizioni" border="0" data-original-height="860" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMSW6YkT8Z1Sn1rtbMCIxBOd5bW4vpiTbaKC4xrzwTJKI6jqdOngvVEmRbA648odaVGybvlB2BRnFfyVcG9_U7AnwdBfjGn9ktN6SzRCXNWqyLedJZEwNoyMqX11V-15ZItpAaTG0zFgDK/s1600/premi_punizioni_dindalon.jpg" title="premi-punizioni" /></a></div>
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Nel mio percorso da mamma ho messo in discussione moltissimi aspetti riguardanti l’educazione infantile, aspetti in cui prima credevo, ma che ho rivisto automaticamente e istintivamente una volta che è nata la mia bimba (non per niente il sottotitolo del blog è <a href="http://www.dindalon.it/2015/09/riveduta-e-corretta_17.html" target="_blank">“pensieri di una mamma riveduta e corretta”</a>!). Mi riferisco ad argomenti quali (auto)<a href="http://www.dindalon.it/search/label/autosvezzamento" target="_blank">svezzamento</a>, <a href="http://www.dindalon.it/search/label/co-sleeping" target="_blank">nanna</a>, <a href="http://www.dindalon.it/search/label/allattamento%20materno" target="_blank">allattamento</a>, disciplina dolce a 360°.<br />
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C’è un aspetto, però, sul quale non mi sono ancora soffermata e di cui vorrei parlarvi: <b>i PREMI e le PUNIZIONI. </b></h3>
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Molti di noi ricorrono a questi stratagemmi per convincere il proprio bambino a fare una cosa piuttosto che a non farla. Adottare questo metodo, nell'immediato, è sicuramente più sbrigativo e sembra portare buoni risultati. Dobbiamo interrogarci, però, su quel che accadrà a lungo termine. <b>Questi stratagemmi sono infatti dannosi perché non permettono al bambino di imparare a responsabilizzarsi. </b>Ma andiamo con ordine. </div>
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<br />I PREMI</h4>
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Partiamo dai <b>premi</b>, che sono forse quelli che ci viene più difficile pensare che possano essere dannosi: <b>i premi fanno perdere il piacere di fare una determinata cosa.</b></div>
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Un bambino che completa un puzzle da solo o che fa la pipì nel vasino non ha bisogno di ricevere un premio in cambio. La felicità e la soddisfazione che derivano dall'aver compiuto un'azione così importante sono già una ricompensa. Attraverso i premi<b> manipoliamo</b> il loro comportamento e non permettiamo loro di sviluppare un proprio pensiero su ciò che è buono e ciò che non lo è. Su ciò che loro <b>sentono</b> dentro. Imparano presto a fare le cose per ottenerne altre in cambio e cresceranno sentendosi soddisfatti solo nel momento in cui ricevono l'approvazione degli altri.</div>
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LE PUNIZIONI</h4>
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Per le <b>punizioni</b> funziona allo stesso modo. <b>Il bambino smetterà di comportarsi nel modo ritenuto sbagliato per paura della punizione, non perché ha imparato l’errore.</b> Per aiutarlo a comprendere l'errore dobbiamo parlargli e spiegarglielo, perché il nostro obiettivo deve essere quello di portarlo a <b>capire</b> qual è stato il comportamento sbagliato. Lui deve capire perché una determinata azione può avere una conseguenza negativa e dobbiamo anche mettere in conto che, molto probabilmente, la comprensione non sarà immediata e, anzi, sarà necessario ripetere il concetto più volte. </div>
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RESPONSABILIZZARLI</h4>
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A proposito di conseguenze, <b>Maria Montessori parlava di "auto-educazione"</b>: i nostri atteggiamenti hanno delle <b>conseguenze</b> naturali che si possono apprendere attraverso le esperienze e attraverso le spiegazioni logiche che l'adulto darà al bambino, in modo che egli possa comprendere la situazione e assumersi le sue responsabilità. Questo lo aiuterà ad auto-educarsi, nel senso che, col tempo, capirà da sé cosa è bene e cosa non lo è, senza bisogno di avere costantemente qualcuno che glielo indichi. E senza temere una punizione o aspettarsi un premio in cambio.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_93mMIQD9F9OtUBpwSjm-byQIvtW9FOIT7DMxfp_KOTqgaKRh8sWQOkRzXOgMCWPgUNSf9P0RkuSPP5jU5xBO9uXinrJJIFGvmhHbdmyyBgvpxsGrMY0FVEgLoIyC01f8sgnebQ7yNXW/s1600/Premi+e+punizioni.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="640" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid_93mMIQD9F9OtUBpwSjm-byQIvtW9FOIT7DMxfp_KOTqgaKRh8sWQOkRzXOgMCWPgUNSf9P0RkuSPP5jU5xBO9uXinrJJIFGvmhHbdmyyBgvpxsGrMY0FVEgLoIyC01f8sgnebQ7yNXW/s640/Premi+e+punizioni.png" width="256" /></a></div>
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-52738367277851117112018-02-15T17:07:00.001+01:002019-02-07T14:09:05.480+01:00Pasta frolla senza burro, la (nuova) ricetta<h3>
Pensavo di aver trovato la ricetta perfetta per la <a href="https://www.dindalon.it/2017/02/pasta-frolla-senza-burro.html" target="_blank">pasta frolla senza burro</a> e, invece, ne ho scoperta una che la batte!</h3>
Una sera di qualche settimana fa siamo stati a cena da mia zia, la regina dei fornelli e della cucina semplice e sana. A fine pasto ha portato in tavola una <b>crostata</b> che avrei giurato fosse quella classica, con il burro. E invece no. Così mi sono segnata la ricetta che, nel frattempo, ho già testato più volte e promossa a pieni voti! A differenza di quella che preparavo prima (potete trovare la ricetta → <a href="http://www.dindalon.it/2017/02/pasta-frolla-senza-burro.html" target="_blank">qui</a>), questa è meno morbida e più friabile, molto più simile all'originale: ve la consiglio caldamente!<br />
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<h3>
<b>LA (NUOVA) PASTA FROLLA SENZA BURRO PER CROSTATE E BISCOTTI</b></h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirr_XIVVXHL2ckiowf8Sx4NyM_yV2b4b6uB4wTpDu40N79XiQ69jx6drqSYXJb-Ko_D6jFYsGh_ZLXHeTWziPUIoH1GYzGVIdnSTvtTEdUuFXThRZ7Qm7Z5YZo6IPEifX2h3BMEnhKHYk/s1600/pasta_frolla_senza_burro_dindalon2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiirr_XIVVXHL2ckiowf8Sx4NyM_yV2b4b6uB4wTpDu40N79XiQ69jx6drqSYXJb-Ko_D6jFYsGh_ZLXHeTWziPUIoH1GYzGVIdnSTvtTEdUuFXThRZ7Qm7Z5YZo6IPEifX2h3BMEnhKHYk/s1600/pasta_frolla_senza_burro_dindalon2.jpg" /></a></div>
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<b>INGREDIENTI:</b><br />
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<li>180 g di farina tipo 2</li>
<li>20 g fecola di patate</li>
<li>1 uovo</li>
<li>50 g di olio di semi</li>
<li>100 g di zucchero di canna a granelli grossi (rendono l'impasto più croccante 😉)</li>
<li>1 cucchiaino di lievito per dolci</li>
<li>la scorza di un limone bio</li>
<li>latte (facoltativo)</li>
</ul>
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<b><br /></b></div>
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<b>PROCEDIMENTO:</b></div>
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Sbattete l'uovo con lo zucchero, aggiungete l'olio e, una volta mescolato per bene, unite le farine, il lievito e la scorza del limone. Se l'impasto dovesse risultare troppo asciutto potete aggiungere un goccio di latte.</div>
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La pasta frolla è pronta per creare crostate e biscotti da leccarsi i baffi!</div>
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Se optate per una crostata infornatela a 180° in forno statico per circa 40 minuti, mentre se sceglierete di preparare dei biscotti saranno sufficienti 15 minuti. </div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeXxcz_ImuQwDSyqrJc5SPbnkUoxC7uyoWsNgbVQx2j3JJGpQ36Jm_CIEb4qfeEKt-NIK7itB_j_KAKo7hMRy5KBH4GIR5rQ5So5GKpfvKTFgmWlVJlsebxuvZNPk4_SP7_ZYzmYBoGIY6/s1600/pasta_frolla_senza_burro_dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeXxcz_ImuQwDSyqrJc5SPbnkUoxC7uyoWsNgbVQx2j3JJGpQ36Jm_CIEb4qfeEKt-NIK7itB_j_KAKo7hMRy5KBH4GIR5rQ5So5GKpfvKTFgmWlVJlsebxuvZNPk4_SP7_ZYzmYBoGIY6/s1600/pasta_frolla_senza_burro_dindalon.jpg" /></a></div>
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Grazie zia 😘<br />
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EDIT: nel frattempo ho usato questa pasta frolla per preparare anche una meravigliosa <b>CROSTATA CON CREMA PASTICCERA E FRUTTA FRESCA</b>. Vi consiglio di diminuire leggermente la quantità di zucchero dell'impasto, per renderla meno stucchevole. La crema pasticcera, invece, l'ho preparata con il Bimby seguendo la ricetta da <a href="https://www.misya.info/ricetta/crema-pasticcera-bimby.htm" target="_blank">Misya</a>.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN9Uav8qLcNcbMAHbNq5iRK3DJ7BLvd9_k2YIxzWS93RXl5sPBgQkFlz02IDTzQbccwIu6Vn3Ksy1is76T-OQFzq0ROuR-SaGbbPNjUsIPeCE-fm3hMVJWYtoOpFgIbUoDuiS7PTFvPLhM/s1600/crostata-crema-frutta.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Crostata con crema pasticcera e frutta fresca, pasta frolla senza burro" border="0" data-original-height="750" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiN9Uav8qLcNcbMAHbNq5iRK3DJ7BLvd9_k2YIxzWS93RXl5sPBgQkFlz02IDTzQbccwIu6Vn3Ksy1is76T-OQFzq0ROuR-SaGbbPNjUsIPeCE-fm3hMVJWYtoOpFgIbUoDuiS7PTFvPLhM/s1600/crostata-crema-frutta.jpg" title="crostata-crema-pasticcera-senza-burro" /></a></div>
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B U O N I S S I M A !
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3121518166567690139.post-29269466171546741852018-02-07T18:16:00.000+01:002018-02-07T18:16:07.866+01:00Un bambino ascoltato e rispettato non è un bambino viziato<h4>
Penso che ci sia una grande confusione quando si parla di empatia, ascolto e rispetto nei confronti dei bambini. </h4>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_LqC7jU3k7PfBcS5NuOspMWy5fxC5nCmqeQlmbE8_xn1PIyPQagoBnjQ6W8-y45KihxkYrj-QmPDtdlY_dLjhfk-v7eqPD6DrG4pO7rwzTi-Z8fUMDZw-2wEjz5JiNPMQb_ss4wZDo5DP/s1600/empatia-dindalon.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="563" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_LqC7jU3k7PfBcS5NuOspMWy5fxC5nCmqeQlmbE8_xn1PIyPQagoBnjQ6W8-y45KihxkYrj-QmPDtdlY_dLjhfk-v7eqPD6DrG4pO7rwzTi-Z8fUMDZw-2wEjz5JiNPMQb_ss4wZDo5DP/s1600/empatia-dindalon.jpg" /></a></div>
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Il pensiero che scaturisce in moltissime persone è che a questi bambini sia concesso tutto, che vivano <b>senza regole</b>, che siano viziati.<br />
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Non è così.</div>
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Sappiamo bene che ci sono quei genitori che concedono di tutto e di più ai figli ma, in questo caso, non parliamo di empatia e rispetto. Parliamo di <i>non-educazione</i>, se posso permettermi.<br />
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Cerchiamo di fare chiarezza. Mettersi nei panni di un bambino e provare a capirne le emozioni e i sentimenti è necessario per prendere coscienza che loro altro non sono che piccole persone in un grande mondo, che hanno idee e pensieri loro e che ancora non hanno il bagaglio di vita e di esperienza che abbiamo noi adulti. <b>Mettersi nei loro panni aiuta noi genitori a vedere le situazioni da un’altra prospettiva. </b></div>
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Quando lo si prova a fare davanti a quello che ha tutto l’aspetto di un bel capriccio, per esempio, può essere utile per cercare di scoprirne le motivazioni e aiutarlo a superare il momento di difficoltà, che non ha niente a che vedere con il metterlo a tacere a tutti i costi, né con il cedere alle sue richieste sperando che smetta.</div>
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Facciamo <b>un esempio concreto</b>: siamo al supermercato, è quasi ora di pranzo e mia figlia inizia a lamentarsi e a piagnucolare che vorrebbe un pacchetto di patatine. Io non sono d’accordo. Provo, però, a comprendere il suo stato d’animo: siamo in giro da diverso tempo, è stanca e affamata. Non la sgriderò per i <i>"capricci"</i> né le comprerò le patatine. Cercherò un'alternativa. Una mela? Un mandarancio? Le placherà la fame senza riempirla troppo, altrimenti non riuscirà a pranzare. Non le vanno bene le alternative? La rassicuro che presto saremo a casa e, se possibile, mi dedico un attimo a lei: la coinvolgo per finire la spesa, le racconto un aneddoto divertente, la invito ad osservare qualcosa, tiro fuori un gioco dalla borsa, insomma, la intrattengo. E magari mi affretto per concludere la spesa. Perché è una bambina, e la sua insofferenza è comprensibile.<br />
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<h4>
Avere delle regole è fondamentale, non si può pensare di crescere un bambino senza la guida di un adulto, ma io credo che le regole debbano essere ADEGUATE ALL'ETÀ.</h4>
E credo anche che non sia rispettoso "comandare a bacchetta" perché <i>siamo noi i genitori e tu obbedisci perché decidiamo noi.</i> "Io comando e tu esegui" fa di noi dei <a href="http://www.dindalon.it/2017/06/scualcciate-ai-bambini-meglio-evitare.html" target="_blank">genitori autoritari</a>, ed è molto diverso dall'essere autorevoli. Diciamo che rimanda un po' ad una piccola dittatura tra le mura di casa.<br />
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Ci sono molte situazioni, invece, in cui è interessante prendere in considerazione il loro punto di vista e, perché no, contrattare. Ci sono dei punti fermi che fermi rimarranno (la sicurezza, per esempio), e altri sui quali ci possiamo <b>ammorbidire</b>. E non per dargliele tutte vinte, ma perché - evidentemente - non sono aspetti così fondamentali. Basta ragionare un attimo.<br />
In questo modo, tra l'altro, lo si educa alla ragionevolezza e, forse, imparerà a parlare ed esprimersi, senza imporsi.<br />
<div class="yj6qo" style="background-color: white; color: #222222; font-family: arial, sans-serif; font-size: 12.8px;">
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Dindalonhttp://www.blogger.com/profile/15252474944678967399noreply@blogger.com8