venerdì 19 giugno 2015

Soluzioni ecologiche per crescere i nostri bambini

Quando parlo di "primi approcci ad una vita più green", mi riferisco a diversi aspetti della mia quotidianità. 



In primis la questione dell'alimentazione: grazie alla scelta dell'autosvezzamento di Beatrice, mi sono posta tutta una serie di domande riguardanti la scelta degli alimenti che portavo ogni giorno sulla mia tavola. Il pensiero che lei potesse mangiare qualcosa di "non troppo sano" mi atterriva (giuro!) e, così, ho eliminato quasi completamente gli alimenti confezionati e industriali, prediligendo cibi freschi (controllati e certificati bio) e, quando possibile, a km zero.
Con il pensiero di dover scegliere saponi e cremine varie per la mia bimba, ho iniziato anche ad informarmi su questo tipo di prodotti, allargando poi la ricerca anche per quelli che utilizzavo per me. Ingenuamente, li ho sempre scelti in base al prezzo o alla casa che più mi ispirava. Così, a caso. Invece, ho scoperto che, marca conosciuta o meno, molti prodotti contengono degli ingredienti nocivi per la nostra salute, soprattutto a lungo andare. Ho imparato a riconoscerne qualcuno, ma basta consultare il sito biodizionario.it per chiarirsi subito le idee su ogni singolo ingrediente che compone il nostro cosmetico. Più veloce, c'è anche l'app di "biotiful" che analizza direttamente il prodotto completo inserendone il nome.

Ultimo - ma non meno importante - pezzetto di vita da inquinatrice che sto attaccando è quello che gira intorno alle pulizie: ho abolito l'ammorbidente per la lavatrice, sostituendolo con l'aceto bianco; ho comprato un vaporetto, che lava e igienizza senza utilizzare detersivi inquinanti; ho sostituito gli sgrassatori chimici con una pasta formata da bicarbonato e detersivo per i piatti, ottimo per i sanitari e i fornelli; per i vetri e gli specchi, invece, uso uno spruzzino con acqua e aceto e funziona alla grande. L'odore non è il massimo, ma evapora velocemente!

Mi piace l'idea che, mentre io mi informo e imparo e provo un modo nuovo man mano, lei, invece, cresca vivendo questo come la normalità.

Insomma, sono primi approcci perché il percorso è lungo, ma ci sto provando. E, devo dire, sento che questa è la mia strada e sono felice di contribuire - nel mio piccolo - a salvaguardare l'ambiente.


Questo post partecipa all'iniziativa del Bambino Naturale, #mammealnaturale, che vuole approfondire il tema dell'accudimento "secondo natura". Qui il link del progetto: http://www.bambinonaturale.it/2015/05/mammealnaturale-bisogno-mamme/

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