C'è una cosa che vorrei aggiungere, ovvero l'informazione che spesso viene a mancare.
Rispetto chi ha preso strade differenti dalle mie, però salto sulla sedia a sentire che alcuni genitori fanno determinate scelte perché "l'ha detto il pediatra", accettandolo come unica via.
Ora, sono assolutamente d'accordo con il dargli grande fiducia per quanto riguarda la salute dei nostri bambini, ovviamente. Ci dev'essere anche un certo feeling perché il rapporto famiglia - medico possa funzionare nel tempo.
Ma per me finisce lì.
La maggior parte di loro - pediatri - ha talmente tanti bambini da seguire che non ha la possibilità per consulenze personalizzate e un po' più approfondite per quello che riguarda altri aspetti come lo svezzamento, per esempio: la ricettina storica e universale che sta già lì pronta per tutti è molto più rapida.
E, ascoltando e leggendo racconti di molte mamme, aggiungerei che la stragrande maggioranza non ha modo (voglia?) di seguire corsi di aggiornamento su argomenti che esulano dall'ambito strettamente medico, come, per dirne qualcuno, l'alimentazione, il sonno e l'allattamento.
Ed ecco che piovono "consigli" che arrivano ai genitori come giudizi negativi:
"Ad un anno lo allatti ancora? Ma che, gliela vuoi dare fino a 18 anni questa tetta?"
"Si sveglia di notte? Levagli il seno e vedrai che dorme".
Certo. E se poi - come spesso succede - non funziona che si fa, vieni tu a intrattenerlo di notte? (Sottolineerei, a questo punto, come la tetta sia vista come la fonte di tutti i mali..!)
"A 3 mesi puoi iniziare a dargli la mela frullata"
Chi segue queste dritte lo fa senza dargli nemmeno il beneficio del dubbio. L'ha detto il pediatra.
Ci sono degli studi scientifici che dimostrano che l'apparato digestivo del bambino non è in grado di gestire alimenti diversi dal latte - materno o artificiale, non fa alcuna differenza - per i primi 6 mesi.
SEI, non tre!
E vale per tutti, non è questione di svezzamento classico o autosvezzamento.
E, a proposito di questo, sarebbe tanto bello se i genitori venissero messi al corrente di entrambe le opzioni. Perché le opzioni ci sono, in questo come in tanti altri argomenti che riguardano i nostri bambini.
Poi che ognuno scelga la strada che sente più sua.
Ma che sia davvero sua, non di qualcun altro, che a sbagliare ci si pensa già da sé!
Foto dal web |
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