Qualche suggerimento per chi decide di affidarsi al babywearing (e non vuole sbagliare come la sottoscritta!).
Quando è nata Beatrice non ero correttamente informata su diversi aspetti della maternità e riguardo la crescita della piccola. Ho vissuto la gravidanza giorno dopo giorno, concentrandomi solo su di essa e avendo come unico pensiero il desiderio che andasse tutto bene, compreso il tanto temuto e atteso parto. Su quel che sarebbe successo dopo mi sono affidata a quelli che erano i miei vaghi pensieri e nulla più.
Tra gli errori che ho fatto c'è stato quello di acquistare un marsupio qualunque, che si è poi rivelato non ergonomico (più avanti vi spiego come riconoscere tale supporto). Mio marito ed io ci siamo affidati al negoziante, chiedendogli semplicemente consiglio per la scelta di un marsupio piuttosto che di una fascia. Che, per quanto riguarda queste ultime, si potesse scegliere tra rigide o elastiche, più lunghe o più corte, nonché che esistessero corsi per imparare ad utilizzarle al meglio, l'ho scoperto mesi dopo la nascita di Beatrice. Lui ci ha consigliato il marsupio per la sua comodità e noi l'abbiamo preso. Il più caro, naturalmente. Come se il prezzo fosse indice di garanzia del buon prodotto. E come se il negoziante fosse indice di competenza.
Ora che ho imparato qualcosina, vorrei condividerla con voi: chissà che non possa essere d'aiuto a qualcuno.
Come scegliere un supporto ergonomico.
Come vi dicevo, inizialmente noi abbiamo acquistato un marsupio non ergonomico. Ma al primo figlio, si sa, siamo tutti inesperti.
La prima cosa da controllare per avere la certezza di utilizzare un supporto ergonomico è la postura del bambino una volta "indossato": la chiamano posizione a "M", ovvero con le anche divaricate, le ginocchia più alte del sederino e la schiena leggermente convessa, che fa in modo che il piccolo si appoggi al genitore che lo porta. La seduta del supporto deve, quindi, essere larga.
Un'altra caratteristica importante da tenere conto è il tessuto del pannello che avvolge il bambino: questo deve essere morbido e non imbottito, perché un tessuto imbottito rende lo schienale rigido, con il risultato che il bimbo si appoggia all'indietro anziché al corpo del genitore, assumendo una posizione scorretta. Un tessuto morbido, invece, avvolge bene il corpo del bambino mantenendo la sua posizione fisiologica e assicurando al meglio il contatto con la mamma o il papà e il suo bisogno di contenimento.
(purtroppo, al momento, non ho modo di recuperare delle foto migliori, con Beatrice più piccola) |
Meglio evitare di portare i bambini nella fascia o nel marsupio rivolti verso l'esterno.
A chi non è mai capitato di vedere i bambini rivolti verso l'esterno, soprattutto nel marsupio? Noi per primi l'abbiamo fatto, per farle "vedere il mondo", ignari della postura scorretta che le facevamo assumere. È un modo di portare molto diffuso ma sbagliato: la schiena del bambino si inarca in una posizione innaturale, la colonna vertebrale viene sovraccaricata eccessivamente e tutto il peso del bambino si scarica in mezzo alle gambine. È letteralmente appeso per i genitali. Non solo, in questa posizione il bambino non ha appoggi per la testa, per le braccia e per le gambe, ed è quindi impossibilitato a rilassarsi. I suoi arti in continuo movimento fanno sì che anche la schiena di mamma e papà sia messa a dura prova, inarcandosi eccessivamente per contrastare il peso del bambino. Meglio, dunque, tenerlo nella posizione cuore a cuore, ovvero rivolto verso di noi. Soprattutto i primi mesi. Mano a mano che il bimbo cresce, imparerà a stare più dritto e sarà più curioso del mondo che lo circonda; a quel punto si potrà spostare sul fianco o sulla schiena. Osservandolo riusciremo a capire quale posizione gradisce di più. Beatrice, per esempio, ha sempre preferito essere portata davanti e io l'ho assecondata.
Qualche consiglio in più.
Ho parlato genericamente di supporti perché ne esistono di diverse tipologie, e ognuno di noi deve trovare quella che più gli si addice. Noi, per esempio, ci siamo trovati benissimo con il Mei Tai, utilizzato per più di 2 anni, per poi passare ad un marsupio ergonomico per toddler, ovvero per bambini più grandicelli.
Oltre alle caratteristiche che abbiamo visto per fare in modo di scegliere un supporto ergonomico, consiglio anche di assicurarsi che sia previsto un sostegno per reggere la testa del bimbo nel caso in cui si addormenti, molto utile per evitare che gli ricada all'indietro, e un riduttore per i neonati. In questo modo si potrà utilizzare lo stesso supporto dalla nascita fino a circa 20 kg del bambino.
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