lunedì 10 settembre 2018

Cartaceo Vs digitale: la mia esperienza

Viviamo in un’epoca in cui il digitale ha preso il sopravvento e dove, io per prima, mi sono fatta beatamente risucchiare da questo vortice, già predisposta in tempi non sospetti. 


Devo confessarvi, infatti, che già da bambina adoravo giocare con videogames (dal mitico tetris, al Gameboy, ai giochini vari per PC e PlayStation), Tamagotchi e computerino della Casio (si chiamava My Magic Diary, l’ho ritrovato da poco a casa di mia mamma, ditemi che lo conoscete e mi sentirò meno vecchia!).

La passione per lo smanettamento digitale è rimasta e ora con smartphone e computer ci lavoro persino e utilizzo il primo per moltissime cose, come tutti voi, suppongo! Personalmente prendo addirittura appunti per il blog nelle note, quando mi vengono delle idee fulminee da fissare prima che svaniscano nel nulla.

Ma ci sono ancora alcune cose per cui, per quanto mi riguarda, prevale la preferenza per il cartaceo. 

Cartaceo Vs digitale


La lista della spesa, per esempio. Quella la scrivo su di un foglietto. Per poi maledirmi quando lo dimentico a casa, ma qui è un altro discorso.

I libri. Ce l’ho il Kindle, ma non è scattato l’amore. Comodo, leggero. Ma quella sensazione di carta tra le dita e di libri collezionati ed esposti nella libreria mi manca troppo. Diciamo che posso fare un po' e un po'.

Alcune ricette, quelle che preparo più spesso, le ho trascritte su un quadernino. Lo trovo più comodo da usare nel momento in cui cucino qualcosa (lo so, sono antiquata!).

E poi non dimentichiamo l’agenda. So che ci sono applicazioni favolose e Google Calendar e qualsivoglia cosa, ma io ho bisogno dell’agenda cartacea. Settimanale. Voglio tutto in bella vista, scritto e riscritto, sottolineato e colorato.
A proposito di questo, ho recentemente testato le nuove penne BIC Gelocity Illusion, cancellabili e ricaricabili. Sono molto carine, anche perché hanno otto diversi colori che aiutano, nel mio caso, a diversificare e rendere più visibili le cose che appunto sull'agenda. Apprezzo che siano totalmente cancellabili, così le pagine non rimangono piene di scarabocchi e pieghe: l'ideale quando non si ha troppo spazio a disposizione, e poi rimane anche più ordinato, ché di disordinata ci sono già io.

Insomma, sono tanto all'avanguardia quanto antiquata: ditemi, è l'inizio della vecchiaia?


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