Vorrei raccontarvi di come è nato il nostro amore per il babywearing.
Babywearing significa "indossare il bambino".
Beatrice è nata con una grandissima
propensione allo stare tra le nostre braccia (chiamala scema!). Non ha
mai gradito la carrozzina, la palestrina, la sdraietta e, soprattutto,
il suo bisogno di contatto è stato evidente da subito.
Quando si
addormentava succhiando al seno, difficilmente riuscivo ad adagiarla
nella sua culletta senza che si svegliasse. E così passavo ore con lei
in braccio, a metà tra il brodo di giuggiole e il formicolio alle mani, nonché
l'impossibilità di fare qualunque altra cosa.
Sono la prima a sostenere che siano momenti meravigliosi ed impagabili,
ma se non c'è mai un'alternativa, per mesi, arrivi a non goderteli come
si deve.
Tra gli oggetti inutili acquistati
prima della sua nascita, c'era un (terribile) marsupio consigliato dal
negoziante, scomodo da indossare, imbottito tanto da farci sudare dentro
la piccola e, purtroppo, tutto tranne che ergonomico (qui vi spiego come imparare a riconoscere un supporto ergonomico). Io e mio marito,
infatti, non eravamo minimamente informati sul mondo del portare.
Appurato questo grande
bisogno della mia piccolina di stare a contatto e conscia dell'inutilità
del nostro scomodo marsupio, mi sono messa a spulciare in rete. Ho così
trovato la mia - la nostra! - salvezza: un meraviglioso Mei Tai che ci ha
accompagnato due anni dovunque.
Molto
più facile da legare rispetto alle
fasce classiche, leggerissimo, utilizzabile davanti (cuore a cuore - la
sua posizione preferita in assoluto, forse perché a portata di
tetta..!), sul
fianco e sulla schiena.
L'ho utilizzato durante ogni singolo
viaggio, per trasportarla o per addormentarla, perché così, a
contatto con me e cullata dai miei passi, si è sempre rilassata, tanto
da utilizzare questo supporto anche come jolly quando non riusciva ad
addormentarsi diversamente.
Abbiamo così dimenticato quello che
per noi è stato solo un portaborse: il passeggino. Tra l'altro, neanche paragonabile in quanto ad ingombro, sia nella vita di tutti i giorni che, appunto, in viaggio.
L'ho indossato spesso anche in casa, quando dovevo
sbrigare qualche faccenda e lei reclamava attenzioni. Il Mei Tai (come
gli altri supporti), infatti, permette di avere le mani libere e il
bimbo "in braccio" contemporaneamente. Fantastico!
Vorrei
sottolineare, oltre alla evidente comodità, la meraviglia di averla
così vicino, soprattutto nella modalità cuore a cuore. Un fagottino
tutto accoccolato in un lunghissimo abbraccio, e a portata di bacio! L'ideale per i bimbi ad alto contatto (ma non solo).
E quando è cresciuta tanto da non poterci più stare? Aveva più di due anni, ma il suo bisogno di stare aggrappata alla mamma non era ancora passato, e così abbiamo optato per un'altra soluzione.
NB: Questo post NON è sponsorizzato.
io adoro la mia fascia ad anelli, con cui ho portato Polpetta e con cui porto Pulcino anche ora che ha 20 mesi! che bello portare i bimbi!
RispondiEliminaAvrei tanto voluto anche la ring, davvero comoda per il sali-scendi che fanno da una certa età in poi!
EliminaNoi in alcune occasioni usiamo ancora il marsupio taglia XL :)
(Ma pulcino ha già 20 mesi??)
Immagino che il Mei tai sia una gran comodità! Ai tempi in cui mia figlia era piccolina non esistevano ancora, purtroppo...ci porterò magari i nipotini tra qualche anno!
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