GLI OCCHI CON CUI TI GUARDA UN BAMBINO ESPRIMONO UN AMORE TALMENTE GRANDE E INCONDIZIONATO DA NON ESSERE PARAGONABILE A QUELLO DI NESSUN ALTRO.
E vorrei spenderci due parole in più. A questa conclusione non ci sono arrivata solo ora, in realtà. Lo so da prima che nascesse Beatrice. Da quando lavoravo come educatrice negli asili nido e passavo le mie giornate riempita dall'amore di quei piccolini che si aggrappavano a me con quegli occhi adoranti. Ero un appiglio e un punto di riferimento in assenza dei genitori, e rientravo a casa con un bagaglio di emozioni pazzesche. D’altra parte è un lavoro che ho sempre fatto spinta da una grande passione, e loro lo sentivano.
Perché ai bambini, non dimentichiamocelo, arrivano le emozioni di pancia.
Passa tutto da lì. Con Beatrice ho rivissuto questo amore innato all'ennesima potenza, da mamma, però mano a mano che cresce si evolve in un rapporto diverso, con più sfaccettature. Non sono più solo la sua mamma adorata, sono anche quella che la fa arrabbiare per un no di troppo, come è ovvio e naturale che sia. Sono quella che dà regole non troppo ben viste, quella con cui scontrarsi per autoaffermarsi e crescere. E allora lo sguardo diventa sicuramente meno adorante. Più consapevole delle mie fragilità e dei miei lati negativi. E così avevo un pochino dimenticato questa bella sensazione.
Perché, quindi, rifletto proprio ora sull'amore che regalano i bambini anche solo attraverso uno sguardo?
Sono tornata su queste riflessioni grazie alla compagnia del bimbo (piccolino!) di una mia cara amica, con cui ultimamente trascorro molto tempo quando la sua mamma lavora. Mi regala tanta gioia e spensieratezza, e mi ha ricordato quanto sia magico questo mondo. Impegnativo dal punto di vista pratico dove mancano ancora tutta una serie di autonomie, ma molto più semplice da quello relazionale, per quanto mi riguarda (si può dire, vero? 😁).
Ci sono momenti in cui potrei giurare che mi stia guardando estasiato, senza che io stia facendo niente di particolare se non dedicargli attenzioni e sorrisi sinceri. Ed è proprio questo il bello. Non si aspetta niente in cambio. È puro e, appunto, incondizionato.
Per questo motivo ti riempie il cuore come nessun altro.
Ps: no, non lo faccio il secondo 😉
Pps: per una volta ho scelto una foto che ritrae Beatrice anche in viso. Non posso parlare di sguardi innamorati senza mostrarvi il suo!
Con questo articolo partecipo al concorso #unblogalmese del mese di febbraio 2019 indetto dal blog Trippando
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